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L’olio motore diesel: cose da sapere per la manutenzione

Da Alessandro Maldera

Marzo 14, 2023

L’olio motore per il diesel è un elemento fondamentale da tenere in considerazione quando si ha una vettura o si intende acquistarne una. La funzione è quella di permettere al motore di funzionare correttamente, raffreddandolo e prevenendone l’usura. Per evitare danni è opportuno conoscere le caratteristiche di un buon olio motore in modo da risparmiare senza rinunciare alle prestazioni.

Esistono tre tipologie base:

  • Oli minerali, utilizzati per macchine agricole quali trattori
  • Oli sintetici, per le automobili, siano esse diesel o benzina
  • Long life, per motori più potenti come le supercar

L’olio lubrifica il motore e aiuta nella fase di accensione, che sia a combustione (benzina) o a compressione (diesel). In questo modo influisce sulla durata di un motore e sulle sue prestazioni. L’olio motore del diesel deve essere specifico, nell’utilizzo bisogna evitare miscugli. Allo stesso tempo, non bisogna mischiare oli di marche diverse, anche se viene riportata la stessa composizione.

Ci sono due parametri principali da considerare nella scelta di un buon olio: viscosità e risposta alle temperature, strettamente correlati.

Le proprietà di un olio motore per il diesel

Il fattore determinante è il grado di viscosità ossia l’attrito che incontrano le molecole di un liquido e quindi il loro scorrimento. Un buon olio motore deve quindi far lavorare i componenti senza difficoltà e riducendone l’attrito per mantenere lubrificata e pulita la vettura. Il diesel, infatti, tende a sporcare maggiormente le parti dell’auto. Esiste anche il biodiesel, generalmente usato in ambito agricolo.

Nel caso dell’olio motore diesel va considerato che il gasolio tende a lasciare più residui in fase di accensione rispetto a quello a benzina. Pertanto, è fondamentale scegliere un prodotto conforme e di qualità. Questa è determinata da standard internazionali ed indicata sulle targhe dei fustini con delle sigle. L’olio motore diesel ha sigla “C” mentre la “S” indica quelli a benzina. Esistono poi sottocategorie più specifiche segnalate nel libretto d’uso.

La qualità è soggetta a usura nel tempo pertanto è raccomandato cambiare regolarmente l’olio. Per un uso ottimale, il cambio nei motori a benzina è ogni 20mila km circa mentre per i diesel ogni 30mila circa. Tuttavia, è buona norma anticipare i tempi per evitare inconvenienti e controllare sempre il livello nel serbatoio.

La temperatura agisce attivamente sull’olio, rendendolo più liquido con il caldo e meno viscoso con il freddo. Per scegliere il prodotto, sono indicati dei numeri separati da “W”. Per esempio, 10W40 è l’olio motore del diesel e il primo numero si riferisce alle basse temperature, il secondo alle alte. Più è alto il secondo numero, maggiore sarà la resistenza al caldo e migliori le performance.

Il fattore temperatura deve essere relativo anche al clima regionale in cui circola l’autovettura e rispettare le leggi previste a livello locale e in termini di inquinamento. Sono molteplici le volte in cui le vetture con i motori diesel sono state bloccate al traffico a causa del loro inquinamento.

I parametri sulla temperatura sono indicati dalla SAE, Society of Automotive Engineers e sono presenti nel manuale costruttore per una scelta consapevole e ottimale. Nonostante esistano prodotti più economici è meglio affidarsi a marche conosciute e garanti della qualità piuttosto che incorrere in spese maggiori. Ecco una lista per il migliore olio motore diesel e i relativi prezzi.

La manutenzione: come e quando cambiare l’olio

Il cambio dell’olio è un’operazione che può essere fatta in autonomia se si hanno i prodotti adeguati, altrimenti meglio rivolgersi a un meccanico. Tuttavia, il prezzo potrebbe salire a causa della manodopera. Inoltre, il meccanico si occupa del corretto smaltimento del vecchio olio motore nel rispetto dell’ambiente.

La manutenzione va fatta con motore spento e una volta al mese circa e prima di affrontare un lungo viaggio. È sufficiente inserire l’apposita asticella e controllare la quantità presente. Se si presenta a metà asta, allora non è necessario intervenire. Agire diversamente invece se appare la spia sul cruscotto per evitare danni gravi.

Quando usare gli additivi e a cosa servono

Altro parametro da tenere in considerazione nella scelta dell’olio è l’aggiunta di additivi. Questi sono dei prodotti raffinati che in genere vengono usati per vetture datate. In questo modo è possibile prolungare la vita del motore senza dover cambiare auto.

La loro funzione è quella di donare o rafforzare particolari proprietà dell’olio come il potere lubrificante, la viscosità e la minore corrosione dei componenti. Vengono utilizzati anche in caso di eccessivo consumo di olio. È utile ricordare di non esagerare con il loro uso.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende