Torino: rispetto ad un anno fa 303 negozi in meno

Il caro energia e l’inflazione mettono a rischio i consumi e chiudono molti negozi piemontesi.
Sono a rischio 400 milioni di euro di consumi, l’inflazione e il caro bollette stanno drasticamente portando alla riduzione dei consumi. I bar, i negozi e i ristoranti sono sempre più in difficoltà e a Torino si registrano circa 303 negozi in meno rispetto al 2021. Se teniamo conto anche della provincia i negozi chiusi arrivano fino a 525.
E’ la ricerca svolta da Confesercenti su un campione di consumatori tra i 18 e i 65 anni in collaborazione con SWG a fornirci questi dati.
L’aumento generale dei prezzi e delle bollette pesano sulle famiglie. Il sondaggio di Confesercenti riporta che il 38% degli intervistati ritiene come principale peso economico l’aumento generale dei prezzi, mentre il 24% quello delle bollette di luce e gas.
Queste difficoltà economiche non possono che ripercuotersi sul commercio.
La Camera di Commercio di Torino sottolinea che le chiusure dei negozi superano le aperture in tutti i settori.
Il paragone viene anche fatto con lo stesso periodo dell’anno del 2021 ed emerge che un saldo negativo in tutti i campi, dal commercio fisso a quello nei mercati.
Il calo delle imprese ha influenza anche sulle percentuali occupazionali con la perdita di oltre 800 lavoratori a Torino che diventano 1500 con la provincia.
Il presidente di Confesercenti Giancarlo Banchieri ha affermato che le famiglie e le imprese sono sempre più in difficoltà e che non basterà un weekend positivo come l’ultimo per risolvere la situazione.
Si tratta di una tendenza ormai consolidata sottolineata dal fatto che i dati di chiusura di imprese e negozi superano quelli del 2021 durante la pandemia. Durante la pandemia le imprese resistevano in attesa che finisse tutto, ad oggi per molte imprese le risorse per resistere sono finite e parecchi sono obbligati alla chiusura.