Riscaldamento 2023: in arrivo aumenti del 300% rispetto al 2019

L’aumento del costo del gasolio comincerà ad intaccare pesantemente le tasche dei torinesi non appena le temperature cominceranno a scendere in prossimità dello zero. Le previsioni per la fine dell’autunno 2022 e l’inverno 2023, infatti, sono tutt’altro che rosee secondo gli esperti del settore. Non appena il riscaldamento diventerà necessario si prevede, per i torinesi, un esborso superiore al 100% rispetto a soli 4 anni fa, il 2019

Le previsioni per il riscaldamento 2023

A paventare una situazione difficile per i prossimi mesi è il think tank, Ecco. Un centro di ricerca italiano il cui focus è il clima e le conseguenze dei cambiamenti, anche sotto un aspetto economico.

Secondo le stime di Ecco, pubblicate anche dal quotidiano La Stampa, una famiglia composta da 4 componenti, in un appartamento di 100 metri quadrati spenderà mensilmente oltre 1300 euro solo di riscaldamento. Una spesa giornaliera di ben 44 euro.

Bisogna sottolineare che i dati forniti si basano sulla media del prezzo di mercato del comparto energetico dello scorso mese di settembre. Un mercato che ha avuto anche picchi di 200 euro rispetto gli iniziali 80 euro a megawattora.

Il prezzo del gas sul mercato di Amsterdam però, visto anche il protrarsi della guerra in Ukraina e non ultimo l’esplosione del Gasdotto Nord Stream 1 e 2 degli scorsi giorni continua a preoccupare gli analisti. Secondo questi ultimi, infatti, visto anche la mancata di coesione dell’Europa sull’istituzione di tetto unico sul prezzo d’acquisto, il prezzo sarà destinato a salire ancora.

Rispetto al 2019 il prezzo che dovrà sostenere una famiglia per scaldarsi sarà superiore al 300 per 100 rispetto a 4 anni fa. Allora il costo di un megawattone era di circa 13 euro. Allora una famiglia di 3 persone che viveva in un appartamento di 70 mq spendeva per scaldarsi da novembre a marzo poco meno di 1000 euro, contro le attuali stime di spesa superiori ai 2700 euro.

Foto di Alma Boulevard da Instagram