Sanità

Biopsia liquida: da Torino la nuova scoperta medica

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Importante scoperta per la cura dei tumori arriva dall’Istituto di Candiolo e dalla Fondazione del Piemonte dell’Oncologia.

Uno studio pubblicato sul prestigioso Nature Medicine, nei giorni scorsi, ha dimostrato l’importanza della biopsia liquida nella cura delle neoplasie. Soprattutto in quelle che colpisce il colon retto, considerata come tra i più difficili tumori da curare.

Perché se da un lato è vero che in Piemonte sono circa 4 mila i pazienti a cui viene diagnosticata questa tipologia di malattia ogni anno, dall’altra è molto difficile da trattare. Per questo, la biopsia liquida è un’ importantissima scoperta per scegliere la giusta terapia da utilizzare.

Cos’ è la biopsia liquida

Attraverso il prelievo del sangue sui pazienti oncologici è possibile monitorare lo stato della malattia attraverso l’analisi del DNA Tumorale.

La biopsia liquida riesce ad identificare la mutazione dei geni nelle persone affette da neoplasie e quando sia il momento per agire con terapie mirate e un secondo ciclo di trattamento

Come detto, una soluzione estremamente utile per la cura dei tumori del colon retto metastatico. A questi ultimi. infatti, è somministrata una terapia a bersaglio mobile che si basa su anticorpi monoclonali e contro alcuni ricettori della crescita. Una cura utile per tutti i malati oncologici, anche se una parte di questi può avere una resistenza al farmaco, dopo un primo ciclo di cure, non consentendo al tumore di diminuire.

La biopsia liquida viene proprio in aiuto di questi pazienti riuscendo a scoprire quando in loro i geni mutati siano scomparsi, consentendo così di avviare un secondo e nuovo ciclo di cure.

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