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Salgono i prezzi del caffè in centro a Torino

Da Simone Nale

Gennaio 12, 2022

Una tazzina a Torino arriva a costare fino a 50 centesimi in più, colpa del caro caffè e della produzione della materia prima

Costa sempre di più bersi un caffè in centro a Torino.

La bevanda più amata dai torinese e dagli italiani arriva a costare fino a 1,30 da Roma già Talmone.

Stesso prezzo anche al Costadoro Coffe Lab, mentre un euro e venti da Mulassano e al bar dell’Università in via Po.

Ci troviamo davanti a un aumento dei prezzi già attivo da questo novembre e che si teme possa durare per molto tempo ancora, almeno fino al 2023.

Torino subisce pertanto le conseguenze del caro caffè, che nel mondo ha raggiunti costi senza precedenti se si guardano gli ultimi dieci anni.

La colpa è da attribuire alla crisi climatica, o per essere più precisi, alle gelate inaspettate e ai lunghi periodi di siccità che hanno colpito i paesi produttori.

Ma non solo, tra le cause viene anche individuata un’estesa difficoltà negli approvvigionamenti e una crescita dei costi.

Secondo le ricerche di Ascom Confcommercio Torino si presenta un aumento del prezzo della tazzina variabile a seconda del tipo di esercizio.

In alcuni locali del centro di Torino il caffè al banco arriva a costare anche un euro e cinquanta, così come supera l’euro anche nella grande maggioranza degli altri locali.

Non si tratta solo di un problema legato alla materia prima

Il mercato sta attraversando una spinta inflazionistica dovuta all’aumento di tutti i costi dei processi di produzione, specialmente l’energia.

Si spezza di fatto un vecchia abitudine popolare, quella di pagare una tazzina di caffè con una sola moneta.

Un piccolo cambiamento che potrebbe anche portare i torinese a cambiare le proprie tradizioni, magari avvicinandoli a forme di consumo diverse.

In questo momento ci si chiede infatti se i cittadini continueranno a mantenere un’abitudine radicata, pagando magari qualche centesimo in più piuttosto che fare un’altra scelta.

Per quanto sia necessario, l’aumento del prezzo del caffè potrà anche servire per far comprendere a tutti i consumatori il valore che c’è dietro il prodotto, mettendo in ombra un retaggio culturale ormai tanto inappropriato quanto ingiusto.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media