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Saldi invernali in Piemonte, dal 5 gennaio per 8 settimane

Da Simone Nale

Dicembre 09, 2021

Fissate le nuove regole per evitare la concorrenza sleale e i pendolari dello shopping dei saldi

Il Piemonte si prepara ai saldi invernali di inizio anno.

Dal 5 gennaio 2022, infatti, si inaugurerà la prima stagione di saldi all’insegna della normalità, dopo il lockdown e le restrizioni dovute alla Pandemia.

Gli sconti saranno presenti nei negozi per otto settimane, non continuative, ristabilendo le regole precedenti al Covid.

Il periodo indicato pertanto si adeguerà alla normativa nazionale, prevedendo – nel mese precedente – l’interruzione di promozioni, svendite e occasioni speciali.

Tuttavia i saldi invernali non saranno solo in Piemonte.

Con il nuovo anno, sempre dalla prima settimana di gennaio, anche Liguria, Emilia-Romagna e Lombardia daranno inizio ai saldi.

La decisione è stata presa dall’assesorato al Commercio della Regione con l scopo di tutelare la concorrenza.

Inoltre, questa decisione scongiura anche i flussi anomali di pendolari dello shopping che, in occasioni dei saldi, si sposteranno creando problemi di assembramento.

Da Palazzo Lascaris arrivano limitazioni alle vendite speciali, che anticipano i saldi invernali in Piemonte su decisione del Consiglio.

Poco prima della terza ondata di marzo, erano state adottate misure di sicurezza limitanti per i saldi invernali in Piemonte.

Dal 2022, invece, si tornerà alla normativa ordinaria che prevede l’inizio degli sconti il giorno feriale precedente all’Epifania.

Confermato il divieto i vendite promozionali al mese precedente l’inizio dei saldi invernali in Piemonte

La decisione è stata presa alla Terza Commissione del Consiglio del Piemonte riunita in sede legislativa.

Una scelta presa insieme alla Giunta con la Commissione Commercio e in piena intesa con la Conferenza delle Regione e delle provincie autonome.

I saldi invernali in Piemonte e nelle altre regioni avranno la medesima durata e la stessa data d’inizio.

Questo per tutelare la concorrenza nelle zone di confine.

Peraltro, così facendo, si agevoleranno gli operatori in modo da garantire l’organizzazione delle loro attività.

Per quanto riguarda le piccole piccole realtà commerciali invece, si è scelto di non creare concorrenza sleale e sovrapposizione.

Al momento sembra chiaro che le grandi catene dello shopping si trovino in vantaggio rispetto alle piccole realtà private.

Specialmente a fronte di un divario ancora più accentuato dalla disparità del regolamento.

Queste nuove regole, di fatto, serviranno proprio a fornire una garanzia di marginalità agli imprenditori, oggi una delle arterie dell’economia piemontese.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media