Economia

Torino, continua il risveglio del mercato immobiliare

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A Torino il risveglio del mercato immobiliare sembra continuare il suo trend positivo.

Dopo la crisi causata dalla pandemia, infatti, il settore da settembre 2021 aveva mostrato segni di ripresa. E adesso, tre mesi dopo, i dati confermano la ripartenza.

La pandemia aveva dato una bella batosta al settore immobiliare, ma in realtà la crisi della compravendita di alloggi ha radici meno recenti.

Comunque, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, il terzo trimestre ha fatto registrare il dato più alto dal 2011, quando il saldo era negativo per oltre il 10%.

Tra luglio e settembre le case torinesi comprate sono state 3257, il 19,1% in più rispetto al 2020 e l’8,1% in più del 2019. Torino è così quarta sul podio delle variazioni, preceduta solo da Firenze, Roma, Genova e Milano.

Nella città della Mole sono aumentati soprattutto gli acquisti di abitazioni medio-grandi, tra i 115 e i 145 metri quadrati. La maggior parte delle scelte comunque ricade sulla misura media 50-85 metri quadrati.

L’appartamento tipo è dunque di 86 metri quadrati, ma nel dettaglio sono quelli più grandi, tra 145 e 247 metri quadrati, a essere aumentate esponenzialmente.

A Torino il risveglio del mercato immobiliare: tutti i dettagli

Secondo gli esperti, l’aumento delle compravendite di appartamenti più ampi è segnale di uno dei cambiamenti portati dalla pandemia.

A causa dei lockdown, infatti, i torinesi hanno trascorso negli ultimi 20 mesi più tempo in casa, apprezzandone così gli spazi più ampi.

Senza contare le difficoltà nel gestire anche lo smart working in una casa di piccole dimensioni.

Lockdown e smart working, dunque, hanno cambiato la concezione stessa di casa.

Gli appartamenti sotto i 50 metri quadrati infatti sono le uniche ad avere avuto un dato negativo, -4,7%, mentre tutte le altre metrature sono positive.

Anche l’analisi dell’Osservatorio del mercato immobiliare di Nomisma conferma il mercato degli appartamenti in ripresa. I dati semestrali, infatti, mostrano tra gennaio e giungo una crescita del 44%.

Inoltre, il settore residenziale sembra continuare il recupero iniziato col 2021 e anche quello non residenziale sembra volgere su dinamiche più favorevoli.

I prezzi a Torino poi continuano a tenersi bassi rispetto alle altre 13 città esaminate assieme alla città della Mole.

Secondo Nomisma, la metà degli intervistati sostiene che per la fine nel 2021 il mercato delle compravendite recupererà pienamente.

L’altra metà però rimane dubbiosa, anche perché il settore dell’edilizia e delle ristrutturazioni stanno risentendo del caro dei materiali.

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