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Eventi, rimandata la Fiera del Tartufo di Alba di una settimana

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Più che la pandemia potè la siccità: quest’anno a fermare la Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’Alba non è una pandemia mondiale, come per lo scorso anno, ma l’estate appena trascorsa, troppo calda e soprattutto troppo secca, che ha causato da una parte la modifica dei calendari delle vendemmie, dall’altra non ha favorito il tartufo bianco, pressoché impossibile da trovare senza umidità e temperature fresche.

Il clima sarà uno dei temi centrali della 91esima edizione della Fiera d’Alba, che si propone di parlare di tutela ambientale, cambiamento climatico e impatto sul territorio.

Nonostante il clima non sia favorevole alla nascita del tartufo, alla mezzanotte del 21 settembre è comunque scattato il Capodanno piemontese, evento ospitato a Moncalvo (Asti).

L’evento rappresenta il via libera alla ricerca dei trifulau e l’inizio del conto alla rovescia per la fiera d’Alba. Fino a questa data simbolica, infatti, vige il divieto biologico di raccolta dei tartufi imposto per legge. Quasi certamente si è trattato di un evento più evocativo che pratico, data la mancanza della fondamentale umidità, ma comunque sempre simbolico e a cui hanno partecipato personalità importanti, come Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, e il presidente della regione Alberto Cirio, che ha celebrato il tartufo come motore potente dell’economia piemontese.

Rimandata di una settimana la Fiera del Tartufo di Alba: i dettagli

La 91esima fiera d’Alba avrà come tema portante la sostenibilità ambientale. Tale obiettivo rimarcato dalla richiesta della certificazione ISO 20121, rilasciata soltanto se verranno rispettati precisi canoni relativi alla sostenibilità dell’evento. Traguardo che la fiera d’Alba vuole raggiungere assolutamente. Sempre dedicato a questo tema sarà l’evento “Dawn to Earth”, il 30 e 31 ottobre, incentrato appunto sulla sostenibilità.

Seppure incontrastato della Fiera d’Alba, il tartufo non è il solo grande protagonista. Quest’anno, infatti, la fiera si propone come grande occasione di ripartenza dopo la pandemia da Covid19.

In primis per il gran numero di turisti che l’evento spera di portare in città, anche sulle orme del Cheese braidese, evento appena concluso. È quello che si augura anche Mauro Carbone, dell’Ente del turismo di Alba.

Forse per i tartufi si dovrà aspettare ancora, anche se le piogge degli ultimi periodi fanno ben sperare. Ovviamente con obbligo di green pass.

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