Innovazione

Cirio fiducioso, la fabbrica Intel sarà costruita a Torino: il colosso sbarcherà in Piemonte

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La fabbrica di Intel sarà costruita a Torino

È questa la sensazione che trasmette Alberto Cirio, che è tornato a parlare della possibilità di veder sorgere in città il nuovo polo di produzione di microprocessori. 

Il Presidente della Regione Piemonte ha illustrato come i nostri territori rimangano i favoriti per ospitare questo enorme e prestigioso progetto, che sarà condotto in collaborazione con la Francia e la Germania. Il polo europeo sarà infatti distribuito in più parti dell’Europa e a beneficiare di questi ingenti investimenti saranno particolarmente le città di Torino, Catania e Dresda.

Cirio ha anche sottolineato come gli incontri con Draghi e gli accordi con l’Esecutivo, in particolare con il ministroGiorgetti e il viceministro Pichetto, convergano sul Piemonte come meta ideale in tutto il Nord Italia per questa novità industriale.

La fabbrica Intel sorgerà a Torino: le proposte della città per ospitare l’impianto

Nel suo progetto, Intel intende realizzare un impianto di almeno quattro chilometri quadrati. Nelle vicinanze, lo stabilimento dovrà contare su fonti d’acqua e su collegamenti ferroviari e aeroportuali. In questo senso, Torino e l’area della provincia possono rispondere adeguatamente alla richiesta. Anche altre zone del Piemonte saranno coinvolte nella selezione.

La prima proposta riguarda le aree produttive di Mirafiori appartenenti a Stellantis. Si tratta di una porzione di 440mila metri quadrati, che potrebbe ospitare un’ampia zona dedicata agli uffici, con ben 10mila metri quadrati dedicati alle attività gestionali.

Settimo TorineseIntel potrebbe invece disporre di due aree, rispettivamente di 130mila e 105mila metri quadri, vicine tra loro, ma non contigue. Si tratta di un’ipotesi più defilata, nonostante possa mettere a disposizione la possibilità di usufruire di una varietà più larga di funzioni.

Potrebbero invece essere riutilizzati i siti dell’ex Olivetti di Scarmagno, che erano destinati alla costruzione della gigafactory di Italvolt. Qui si parla di un’area di 300mila metri quadrati, su cui si potrebbe edificare una struttura imponente e in grado di soddisfare tutte le esigenze logistiche.

Insomma, il ventaglio di proposte è molto ampio e spetta solo a Intel indicare quale destinazione sia di maggiore gradimento.

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