Lo sport è in lutto: è morto Giampiero Boniperti

La notte ha portato con sé una notizia amara per lo sport italiano: è morto all’età di 92 anni Giampiero Boniperti.
Boniperti è stato uno delle personalità più influenti del calcio italiano, prima da calciatore e poi da dirigente, dove ha tinto la carriera interamente di bianconero.
L’ex attaccante nativo di Barengo avrebbe compiuto il prossimo 4 luglio 93 anni, e si è arreso stanotte a una insufficenza cardiaca.
L’annuncio è stato dato prima dalla famiglia, che ha anticipato il comunicato ufficiale della Juventus su Twitter.
Malgrado la fama, e il suo alone leggendario, la famiglia Boniperti ha scelto di celebrare il funerale in maniera privata.
Giampiero Boniperti è morto a 92 anni: le tappe della leggenda
Tra le stelle che fanno capolino sul tetto dello Juventus Stadium, quella di Giampiero Boniperti è una delle più splendenti.
Chiamato “Marisa” per i suo boccoli d’oro, approda nella “Vecchia Signora” a soli 18 anni, e non vestirà mai nessun’altra maglia, se non quella azzurra della nazionale italiana.
Con la Juventus giocherà quindici stagioni, dove troverà la via della rete per 188 volte, risultando tra i migliori marcatori del club. Assieme a John Charles e Omar Sivori ha composto il Trio Magico, che ha permesso ai bianconeri di vincere ben cinque scudetti e due coppe Italia.
Boniperti era in campo anche nella prima apparizione della Juventus nella vecchia Coppa dei Campioni, nel 1958.
Appesi gli scarpini al chiodo, Giampiero ha scelto di non abbandonare la Vecchia Signora, diventando uno dei presidenti più longevi del club. Mantenne la carica per diciannove stagioni, dal 1971 al 1990, conquistando sotto la sua guida la prima Coppa dei Campioni del club torinese.
Subito dopo assunse la carica di presidente della FIGC, carica che arrivò in concomitanza con i Mondiali di Italia ’90. Dopo i fasti di Calciopoli del 2006 fu scelto da Andrea Agnelli per ricostruire il prestigio del club attraverso la figura di presidente onorario.