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Piemonte: l’industria mostra i primi segnali di ripresa

Da Simone Nale

Marzo 30, 2021

Piemonte l'industria mostra i primi segnali di ripresa

Se un anno fa si cominciavano a fare i primi calcoli per i danni economici causati dalla Pandemia, il 2021 porta non solo speranza di ripresa ma anche notevoli risultati per l‘industria torinese e del Piemonte stesso.

Ovviamente le incertezze sono ancora tante, il Coronavirus continua a gravare su un’ormai stremato tessuto imprenditoriale, ingombrando ogni tipo di ragionamento.

Ma i numeri dell’industria raccontano un’altra situazione.

Le indagini trimestrali portate avanti dall’Unione Industriale e da Confindustria Piemonte mostrano un intero settore in fiducia per il prossimo semestre, con parametri in miglioramenti in tutti i campi.

I livelli tornano finalmente sopra lo zero e i prossimi mesi saranno decisivi per superare una volta per tutte la recessione.

La metalmeccanica in particolare procede con una marcia in più, mostrando timidi segnali di miglioramento.

Tuttavia non si può dire lo stesso per la cultura e il turismo: entrambi i settori in Piemonte continuano a soffrire le conseguenze dei lockdown e per il momento rimangono alti i fattori di rischio e incertezza.

Per questa ragione infatti sarà di vitale importanza attrarre sul territorio regionale una parte delle risorse europee del Next Generation Eu, in modo da uniformare la ripresa.

Per l’industria il 2020 non è andato così male come si temeva

I numeri rimangono comunque negativi, ma forse i timori erano di gran lunga peggiori.

Nel manifatturiero infatti, più di un’azienda su cinque, circa il 22,2%, ha chiuso il 2020 con un aumento del fatturato, rimasto stabile invece per il 23,6%.

Buoni risultati anche dalla redditività: il 53,3% delle aziende ha concretizzato un’utile di bilancio, al contrario del 19,2% che ha chiuso in perdita.

Mentre parlando delle revisioni, crescono a doppia cifra le attese e il saldo ottimisti-pessimisti, sia per la produzione (+8,6%)che per gli ordinativi (+7,2%).

Positivo anche l’export, che nell’anno della Pandemia riesce a racimolare un saldo del +0,1%, mentre il ricorso agli ammortizzatori sociali dovrebbe scendere dal 35,5 al 28,1%, anche se rimangono ancora molti dubbi.

Risultati incoraggianti anche sul fronte del tasso di utilizzo degli impianti, con un 71,5% rispetto al 70,5 precedente.

Mentre salgono al 26,3% le imprese che si dichiarano intenzionate a effettuare nuovi investimenti (al 20,7% lo scorso dicembre).

In linea con gli altri troviamo anche il settore dei servizi, con miglioramenti in doppia cifra su livelli di attività e ordinativi.

L’industria del Piemonte sembrerebbe quindi sulla buona strada per affacciarsi a una ripresa senza troppe incertezze.

Adesso però sarà fondamentale accelerare la campagna vaccinale e coinvolgere concretamente le imprese nel Piano di ripresa e resilienza, per il quale saranno cruciali le scelte di politica industriale dei prossimi mesi, anche in vista del prossimo settennio.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media