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I clochard potranno tenere i propri cani: il Comune di Torino cancella il divieto

Da Simone Nale

Marzo 01, 2021

Clochard con cane

Largamente contestate nell’ultimo mese, le proposte di cambiamento portate avanti dalla consigliera Chiara Giacosa prevedevano la possibilità di togliere i cani ai clochard di Torino.

Tuttavia, nella serata di ieri è arrivato il dietrofront della Giunta comunale che di fatto cancellava il provvedimento a fronte delle numerose polemiche.

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La revoca però è arrivata non senza le numerose parole di rivalsa dei consiglieri comunali contro gli oppositori.

Un crescente batti e ribatti sui social network conclusosi con il ritiro della bozza del regolamento animali.

Il documento presentato da Palazzo Civico vietava infatti ai senzatetto, che spesso stazionano e vivono sotto i portici del centro, di avere animali.

L’allontanamento degli amici a 4 zampe sarebbe poi dipeso dalla discrezione dei vigili urbani che avrebbero potuto lasciarglieli oppure no.

Così come si presupponeva il colpo d’occhio di chi conosce il territorio come metro di giudizio per scongiurare fenomeni di sfruttamento.

Ma non solo, tra le regole individuate c’era anche il divieto di sparare fuochi d’artificio per sempre a Torino, in modo da tutelare la salute degli animali.

Parliamo di un documento criticato da tutte le associazioni cinofile che tra le altre cose imponeva ai proprietari dei cani, oltre che con un sacchettino per gli escrementi, anche con una bottiglietta d’acqua per pulire le deiezioni sui marciapiedi.

Ad animare gli animi sulle piattaforme digitali sono state in primis l’Enpa e Consulta animali

Entrambe le associazioni infatti non hanno visto di buon occhio gli articoli dedicati ai clochard di Torino e per questa ragione non si sono risparmiate al momento delle contestazioni.

La questione poi si è accesa con i primi interventi della polizia municipale sui senzatetto, durante i quali erano stati buttati nei camion dell’Amiat vestiti, coperte e materassi di chi vive per strada.

L’obiettivo rivendicato dalla consigliera Giacosa era quello di evitare lo sfruttamento degli animali, ma era evidente come il piano fosse troppo ambiguo e incerto.

Tant’è che la prima frenata non si è fatta attendere.

Una volta saltate le presentazioni nelle Circoscrizioni infatti, è arrivato lo sfogo della consigliera Giacosa con il quale annullava di fatto il provvedimento.

Adesso i clochard di Torino potranno tenere i loro cani

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media