Reati a Torino: aumentano i maltrattamenti domestici

Le forze dell’ordine, in un report sui dati dei reati a Torino, hanno mostrato come la pandemia abbia mutato anche la mappa dell’illegalità, con delle tristi eccezioni.
Il numero generale delle infrazioni nei 138 comuni della procura di Torino è sceso in media, ma a mutare sono i tipi di interventi.
Nei 69 giorni del primo lockdown gli interventi delle forze dell’ordine sono stati di 8.69 al giorno, numero che scendono a 7.63 durante la seconda ondata.
Lo scorso anno, negli stessi mesi, i numeri di interventi erano 10.14 e 10.78.
I maltrattamenti domestici sono cresciuti in maniera esponenziale, quadruplicati in 4 anni, ma al primo posto resta lo spaccio.
I numeri sui reati a Torino ai raggi X
Il numero più preoccupante è quello relativo a maltrattamenti domestici e stalking, che partendo dal 2016 ha avuto un’impennata quasi esponenziale.
Infatti gli interventi per maltrattamenti in famiglia è salito dagli 82 interventi del 2016 ai 279 del 202, passando per i 113 del 2017, 176 del 2018 e 253.
Il numero più allarmante è quello relativo allo spaccio, dove nella città della Mole questo tipo di reato tocca quasi il 41% di interventi.
Un problema da sempre noto, ma che ha leggere i numeri allarma ancor di più le autorità.
Un numero di interventi per detenzione e spaccio di droga che tocca le 1331 unità, un numero allarmante per la sola provincia di Torino.
Preoccupano anche gli interventi per furti e rapine, che toccano quasi una chiamata su quattro con il 23.32% delle segnalazioni alle autorità.
La pandemia ha solo rallentato lo spaccio, con pusher che hanno distribuito le sostante stupefacenti nelle maniere più disparate.
Durante la pandemia si è assistito a spacciatori vestiti da driver di cibo pur di consegnare la droga ai proprio clienti, mossa che non ha tuttaviafermato l’operato della polizia.