Economia, in Piemonte consumi in calo – oltre 2500 euro spesi in meno di media

Il Covid – 19 ha, da sempre, minato la salute della popolazione mondiale, ma non solo, anche l’economia è stata vittima della pandemica. In Piemonte i consumi in calo preoccupano le autorità. Ciò è emerso dalle indagini ISTAT, SWG e Svimez, dove il Piemonte, con 2500 euro in meno in media a famiglia risulta sopra la media nazionale.
in Piemonte consumi in calo, i settori più colpiti
Circa 1600 euro in meno nei portafogli dei piemontesi e 2500 euro spesi in meno. Cifre che rispecchiano l’andamento globale, dove la pandemia ha minato la situazione lavorativa di ognuno. Orari ridotti, casse integrazioni e licenziamenti hanno portato il Piemonte, motore commerciale d’Italia, a una situazione di crisi unica. La situazione, rispetto al resto della nazione, è più sensibile: nel resto dello stivale il calo delle spese è stimato in 2300 euro, circa il 5.3% in meno del Piemonte.
La ristorazione è il settore più colpito, con una spesa media diminuita di 230 a famiglia, seguita dal settore dell’abbigliamento con 223 euro in meno. In calo anche la cultura, dove le famiglie spendono ben 210 euro in meno rispetto al trimestre gennaio – marzo. Si registra anche un calo di 153 per i prodotti per la casa.
L’economia piemontese prova a ripartire
La notizia della ripresa del lavoro nei poli industriali FCA, Valeo, Denso e Teksid è sicuramente positiva, oltre a essere un efficace mezzo per contrastare i disastrosi numeri ISTAT, tuttavia il problema è per i lavoratori precari e indipendenti.
A sottolineare l’importanza di far ripartire i lavoratori autonomi è Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, che sottolinea come il lockdown abbia messo in ginocchio i precari e i possessori di partite IVA. Mentre i dipendenti hanno tamponato le difficoltà grazie agli ammortizzatori sociali e la cassa integrazione. Lo stesso Banchieri, tuttavia, sostiene che la ripartenza debba essere frutto del sostegno di tutti nel far ripartire il tessuto economico.