Cambio clima Torino: tra 100 anni saremo una “zona Tropicale”

Il tempo sta cambiando e sempre più velocemente, bisogna perciò essere pronti ad affrontare le problematiche che comportano i cambiamenti climatici.
Il cambio del clima Torino tra 100 anni sarà drastico, almeno a sentire gli esperti dell’Arpa.
A lanciare l’allarme su come muterà Torino il prossimo secolo è il direttore dell’Arpa, Angelo Robotto, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo piano di Resilienza climatica di Torino.
Un progetto quest’ultimo fortemente voluto dalla Sindaca Chiara Appendino per sviluppare una strategia per far fronte ai cambiamenti climatici.

Temperature in aumento e bombe d’acqua
Sale di 0,8 gradi ogni dieci anni la temperatura a Torino, dove aumentano le ondate di calore e le precipitazioni violente. Il cambio clima a Torino sarà drastico, lo sappiamo e quindi si rende necessario un piano organico e condiviso di interventi preventivi, nonché un cambio di visione del futuro.
L’Arpa Piemonte ha fornito dati inquietanti su come il clima stia cambiando. In appena una decina di giorni di giugno, sul capoluogo è caduta una quantità di precipitazioni pari alla metà di quanto piove in un anno.
Dai dati emerge come a Torino la temperatura massima salga di ben 0,8 gradi ogni 10 anni. Per quanto riguarda le precipitazioni invece non ci sono variazioni significative nella quantità di pioggia caduta mediamente in un anno. Ma si osserva una diminuzione del numero di giorni piovosi e un aumento dei fenomeni di maggiore intensità.
Insomma i cambiamenti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti ed è per questo che l’amministrazione ha deciso di stilare un piano d’intervento. Un vademecum al quale hanno lavorato diversi attori locali, in primis ARPA e Regione Piemonte, ma anche le Università torinesi e la Smat.

Il piano di Resilienza climatica
Il cambiamento climatico a Torino necessita di interventi preventivi da attuare nell’immediato perché, purtroppo, non c’è più tempo.
Sono diverse le strategie che la Città dovrà attuare per garantire la qualità della vita e dei servizi a fronte degli scenari climatici futuri.
Si prevede, ad esempio, la piantumazione di alberi che entro dicembre arriverà a nuovi 50.000 per tenere sempre più luoghi al riparo dal caldo, uso di materiali innovativi e riqualificazione del tessuto urbano. Oltre alla necessaria sensibilizzazione dei cittadini.
Si utilizzeranno materiali innovativi utili al raffreddamento delle pavimentazioni, creazione di aree di drenaggio naturale per evitare gli allagamenti. Previste anche nuove infrastrutture che permettono il recupero delle acque piovane oltre alla realizzazione di tetti e pareti verdi.
Una serie di azioni, dunque, finalizzate a ridurre gli impatti causati principalmente dalle ondate di calore e dagli allagamenti, che, rappresentano i principali rischi connessi ai cambiamenti climatici a cui è esposta la città.