Torna a nidificare il gipeto sulle Alpi Graie, il rapace che era stato dato per estinto nel 1913.

Torna a nidificare il gipeto dopo decenni nelle Valli di Lanzo.
Scomparso da circa un secolo dalle Alpi, il gipeto, il più grande uccello nidificante d’Italia, è ora ritornato.
Con la sua apertura alare di quasi tre metri, il gipeto (Gypaetus barbatus) è il più grande uccello che si riproduce in natura a livello italiano, oltre che tra i più rari.
Sparito dalle Alpi circa un secolo fa, a causa della persecuzione diretta a opera dell’uomo, il gipeto vi è ora ritornato grazie a un progetto di reintroduzione che ha richiesto circa 30 anni e tuttora in corso.

La persecuzione
Le credenze popolari sono, tra le varie minacce alla bio-diversità, le più pericolose in assoluto.
Spesso riescono a influenzare profondamente il nostro rapporto con alcune specie.
Molti animali sono diventati oggetto di vere e proprie persecuzioni rinvigorite da credenze assurde e grottesche.
È in questo contesto alimentato dall’ignoranza che il maestoso gipeto cento anni addietro fu portato all’estinzione sulle Alpi.
Soprattutto a causa del nome ingiustamente affibbiatogli, ossia quello di “avvoltoio degli agnelli”, benché esso si nutra solo di ossa.
Questo animale era diffuso sulle principali catene montuose dell’Europa meridionale e centrale.
Lo sterminio perpetrato dagli allevatori preoccupati per il proprio bestiame l’hanno condotto a un rapidissimo declino
Oggi, dopo un secolo di assenza dai nostri cieli, è tornato a nidificare il gipeto sulle Alpi Graie.
Grazie a un programma di reintroduzione internazionale che circa trenta anni fa è stato avviato in alcuni Paesi dell’Unione Europea.

Il gipeto
Il gipeto è un uccello appartenente al gruppo degli avvoltoi ma più simile a un grosso rapace tipo.
Questo splendido avvoltoio conduce una vita difficile:
- depone le uova in condizioni climatiche proibitive
- si nutre quasi esclusivamente di carcasse e ossa
- alleva un solo pulcino all’anno.
Il gipeto è un rapace di dimensioni imponenti. È infatti dotato di un’apertura alare di quasi 3 metri e il suo peso può arrivare fino a 7 chilogrammi.
Tanto da essere considerato l’avvoltoio di maggiori dimensioni tra quelli nidificanti in Europa.
Per fortuna ora torna a nidificare il gipeto sulle Alpi Graie. E il nuovo esemplare è stato battezzato “Belavrì“.
Il gipeto è stato fotografato sulla parete rocciosa che sovrasta la città di Balme, dove, peraltro è stato allestito un museo dedicato al rapace.
È un gran successo perché documenta la prima riproduzione in Piemonte del gipeto avvenuta con successo.
Frutto di un lungo lavoro di monitoraggio effettuato dal 2018 da un team di appassionati.