Cronaca di Torino

Torino, ultimo giorno di scuola tutti insieme: il desiderio dei bambini si è fatto realtà

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A Torino l’ultimo giorno di scuola si passa tutti insieme, senza tablet o pc. Quello che per molti bambini – in questi mesi di didattica a distanza – è stato un sogno… è finalmente diventato realtà.

L’ha sperimentato la classe 2C della scuola Rita Levi Montalcini ieri, quando si è riunita nel parco adiacente al Grattacielo San Paolo per un’ultima lezione in presenza.

Lasciati a casa i dispositivi elettronici, bambini e genitori hanno raggiunto l’area verde per festeggiare la fine di questo turbolento anno scolastico.

Le maestre hanno organizzato giochi, storie e attività per condividere le esperienze della quarantena. Le cose belle e le cose brutte.

Tutti sistemati in cerchio, in mezzo all’erba fresca, a un metro di distanza l’uno dall’altro e con gli stessi grembiulini che si portano a scuola.

Poco più in là i genitori, anche loro a distanza e con mascherina.

Torino, ultimo giorno di scuola tutti insieme: il desiderio dei bambini si è fatto realtà (fonte foto: tgcom24.mediaset.com)

La gioia di rivedersi senza la barriera dello schermo

Per i bambini rivedersi, seppur a distanza di sicurezza e senza contatti, è stato un momento di gioia indescrivibile.

L’iniziativa è partita dai rappresentanti dei genitori che hanno intercettato i bisogni dei bambini e delle loro famiglie in questo periodo di lockdown persistente. Per loro era fondamentale incontrarsi nuovamente faccia a faccia con i compagni e con le maestre.

Il momento di chiusura e di lontananza per alcuni ha avuto un forte impatto emotivo.

La scuola, soprattutto per i più piccoli, rappresenta un robusto pilastro della loro vita. E quello che mancava era fare gruppo con gli altri bambini e riprendere la socialità perduta.

Due dettagli di non poco conto che la DAD, purtroppo, non riesce a dare.

In questo senso si muove anche il Comitato Apriamo i Cortili delle Scuole che in queste settimane si è mosso con appelli e richieste all’amministrazione.

L’idea è quella di mettere a disposizione dei ragazzi gli spazi scolastici per ritrovare quei momenti di socialità che non si possono avere stando dietro uno schermo.

A Torino l’ultimo giorno di scuola all’aria aperta: un esempio da ricalcare a settembre

Al centro della questione rimane il rientro a scuola per il nuovo anno scolastico.

Docenti e maestri vorrebbero lasciare da parte gli strumenti di didattica a distanza e riprendere le lezioni face-to-face. Anche, e soprattutto, in ambienti aperti e spaziosi, esattamente come ha saputo fare la classe della Rita Levi Montalcini.

La ministra dell’Istruzione Azzolina si dice intenzionata ad accogliere nuovamente i ragazzi nelle aule per settembre, ma in sicurezza.

A tal proposito si è espresso il Comitato tecnico scientifico per fornire le possibili linee guida da adottare.

Banchi distanziati, igienizzazione continua e riorganizzazione dei tempi e degli spazi scolastici. Senza dimenticare l’utilizzo della mascherina per tutta la permanenza in aula, ad eccezione dei momenti di attività fisica, durante il pasto o per le interrogazioni.

Una serie di regole di certo non facili da applicare e che riservano ancora troppi dubbi.

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