Un punto di riferimento per i liceali torinesi dei due decenni scorsi, che si ritrovavano in un luogo che in grado di unire cultura e buon cibo. A un’ottima colazione a base di cappuccino e brioches si poteva abbinare una lettura, vista la presenza di numerosi libri di vario genere.
Le altre perdite di lusso dell’ultimo periodo
Tra il centro e le zone più decentrate, Torino sta perdendo gradualmente diversi pezzi di storia.
È delle ultime ore la notizia della chiusura dell’Imbarco Perosino, che abbandona la città dopo 83 anni.
Se invece si parla specificamente di librerie e luoghi aulici, per giovani e non, il bilancio è piuttosto preoccupante. Basti pensare all’addio alla libreria
Paravia, che vantava oltre due secoli di storia. Un pilastro locale, che aveva visto la luce nel lontanissimo 1802.
Dal Rapporto Rota, pubblicato alcuni giorni fa, è emerso che il capoluogo piemontese ha perso il 40% di queste attività. Nella stragrande maggioranza dei casi si è trattato di chiusure per la crisi e per l’espansione del commercio online.