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Apertura straordinaria al Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino: viaggio nel mondo della tv

Da Alessandro Maldera

Gennaio 04, 2020

Tre giorni di apertura straordinaria per il rinnovato Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino: un percorso interattivo tra la tv di ieri e di oggi

Il Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino si presenta al pubblico totalmente rinnovato con tre giorni di apertura straordinaria.
Un percorso interattivo con ingresso gratuito, da oggi, sabato 4 gennaio, a lunedì 6 gennaio, dalle ore 11.00 alle 19.00.
Nato nel 1984 nella sala del Centro di Produzione Rai di Torino di via Verdi 16, dedicata alla memoria dell’ingegnere Enrico Marchesi, pioniere della radiofonia italiana, si mostra con una nuova veste.
Il pubblico si troverà ad immergersi in un vero e proprio viaggio alla scoperta del mondo della tv, sperimentando e giocando con alcuni degli oltre 1.200 cimeli della collezione del museo.
Infatti, i visitatori potranno improvvisarsi cameraman manovrando una telecamera d’epoca, oppure inserire un 45 giri in un jukebox a caricamento manuale degli anni Sessanta, o ancora diventare uno speaker grazie allo storico microfono dell’Eiar del 1924.
Apertura straordinaria al Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino: viaggio nel mondo della tv
Apertura straordinaria al Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino: viaggio nel mondo della tv
Tra le chicche in esposizione, sarà possibile ammirare il primo microfono usato dalla Rai, con corpo di marmo e polvere di carbone all’interno, o il salottino con il televisore che ripropone il mitico Carosello.

La tv di ieri e quella di oggi

Il percorso espositivo affronta anche il passaggio dalla televisione analogica a quella digitale nella sezione, curata da Rai Teche, grazie a quattro apparecchi televisivi di diverse epoche, con le esibizioni dei vincitori delle diverse edizioni di Sanremo.
Dal televisore con Domenico Modugno e Johnny Dorelli che nel 1958 cantavano “Nel blu dipinto di blu”, passando per “Chi non lavora non fa l’amore”, cantata da Adriano Celentano e Claudia Mori nel 1970, fino ad arrivare all’ultimo vincitore della kermesse canora, ossia Mahmood con il brano “Soldi”.
Inoltre, durante i tre giorni di apertura straordinaria del museo, ci sarà anche una mostra temporanea di apparati di riproduzione degli anni Sessanta e Settanta, a cura dei soci dell’Associazione Italiana Radio d’Epoca, i quali, per l’occasione, indosseranno costumi d’epoca.
In più ci saranno spazi dedicati al Centro Ricerche Rai, a RaiPlay e all’accessibilità, nonché tante attività dedicate ai più piccoli.
Dunque, una bella iniziativa per scoprire la tv di ieri, di oggi e quella del domani.
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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende