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Cambiamento del clima a Torino: l’autunno tarda ad arrivare

Da Alessandro Maldera

Settembre 30, 2019

Il cambiamento del clima a Torino, come nel resto del pianeta, si sta manifestando con segnali sempre più evidenti e poco incoraggianti. 

Basti pensare che nei lunghi e freddi inverni del Settecento, i Savoia raggiungevano Torino a bordo di una slitta. 

Senza andare troppo indietro nel tempo, però, considerando le condizioni climatiche torinesi negli ultimi trent’anni, le cose sono molto cambiate.

Infatti, negli anni Ottanta, cadevano, in media, circa 50 centimetri di all’anno.

Negli ultimi anni, invece, secondo diversi rapporti dei climatologi, la neve si è più che dimezzata, arrivando a quota 19 centimetri. 

Un quadro più completo della situazione del cambiamento climatico in Piemonte si ha mettendo insieme i numeri dell’ultimo rapporto dell’Ipcc, l’ente intergovernativo che monitora i cambiamenti climatici del pianeta, e prendendo in considerazione lo scioglimento dei ghiacciai sulle Alpi e gli scioperi del movimento Fridays For Future di Greta Thunberg, che chiedono alla politica di intervenire tempestivamente per invertire la tendenza. 

Per quanto riguarda la neve, il meteorologo Luca Mercalli, a capo della Smi nonché uni dei massimi esperti in tema di cambiamenti climatici, ha spiegato che questo tipo di precipitazione è praticamente sparita nel capoluogo piemontese. 

Tuttavia, la nostra città vanta il record della più lunga sequenza di registrazione dei dati nivometrici del mondo a partire dal 1788.

Non sono solo i dati sulla neve a far riflettere, ma anche le temperature e i giorni di ghiaccio. 

Infatti, se fino a trent’anni fa era normale trascorrere inverni con almeno 100 giorni in cui il termometro scendeva sotto lo zero, ora non è più così. 


L’inverno più caldo dell’anno, quello 2006/2007, ha fatto registrare appena 5 giorni sotto zero. 


Altro discorso per i giorni di ghiaccio, ossia quando sia la minima che la massima restano sottozero, che, a detta degli esperti, sono letteralmente spariti. 


Inoltre, per tutte le stagioni la temperatura media è aumentata di 2 gradi. 


Le estati torinesi si sono notevolmente allungate, tant’è vero che l’autunno è già arrivato da dieci giorni, ma con il caldo anomalo per questo periodo, sembra che nessuno se ne sia accorto. 


Da diversi anni, ormai, l’estate a Torino non finisce più con i primi temporali post Ferragosto, ma si protrae ben oltre la prima parte di settembre. 


In termini tecnici, le estati torinesi si sono tropicalizzate tanto da allungarne la durata. 


Per quanto riguarda quest’anno, stando a quanto riportato dalle previsioni del meteo, il caldo ci accompagnerà fino alla prima decade di ottobre. 


Anche gli straordinari colori autunnali che da sempre caratterizzano questa stagione, non si vedono ancora sugli alberi dei viali della città. 


Fino a trent’anni fa, per la Festa di Ognissanti, si presentavano le prime brinate e le nebbie, mentre il cappotto faceva capolino dall’armadio, ma anche quest’anno non sarà così, anzi, non sarà difficile dover uscire con una maglia leggera. 

(Foto di Andrea Cherchi)

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende