Cronaca di Torino
Movida, a Torino giro di vite per i nuovi micro-locali dove si beve in strada

Movida, a Torino giro di vite per i nuovi micro-locali dove si beve in strada, la nuova frontiera della malamovida cittadina: dopo il centro, San Salvario e Vanchiglia, stretta per Borgo Rossini
La gestione della movida, a Torino, come in tutte le grandi città, è sempre un tema delicato per tutte le amministrazioni.

Rumori, musica e schiamazzi della malamovida rendono alcuni quartieri della città davvero invivibili per i residenti, soprattutto nelle ore notturne.
La moda dei micro-locali
In più, da qualche anno, ha cominciato a prendere piede una nuova frontiera della malamovida cittadina: i micro-locali dove si beve in strada.
Si tratta di quei piccolissimi locali, i cosiddetti “Frigo”, che, a causa delle ridotte dimensioni, consentono solo l’acquisto di alcol che poi viene consumato in strada, creando non pochi disagi ai residenti.
Le zone maggiormente interessate da questi locali sono il centro, San Salvario, Vanchiglia e Borgo Rossini.
La delibera del Comune
Per arginare questo problema, Palazzo Civico, grazie ad una delibera approvata in Sala Rossa, ha vietato l’apertura di nuove attività di somministrazione di bevande di superficie interna inferiore ai 50 metri quadrati.
Questa mossa però non accontenta i cittadini residenti nelle aree critiche, in quanto il divieto non è retroattivo, quindi i locali già esistenti potranno continuare a lavorare.
Infatti, i residenti chiedono di anticipare la chiusura dei locali serali per risolvere la questione.
Dunque, nonostante la delibera, il problema della malamovida permane e i cittadini rimangono in attesa di risposte dal Comune.