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Chiude a Torino Sanlorenzo: a giorni il negozio si trasformerà in un “tempio della pasta”

Da Alessandro Maldera

Marzo 26, 2019

Chiude a Torino Sanlorenzo, l’atelier di prestigio che aveva vestito Maria Callas, Milva e altre celebrità: al suo posto apre Miscusi, celebre catena di ristoranti dedicati alla pasta
Quando chiudono a Torino Sanlorenzo e altre attività con grande storia e fascino, il pensiero va sempre a una città che sta perdendo gradualmente i suoi negozi più caratteristici. Un fenomeno che ormai da diversi anni sta cambiando il volto del capoluogo piemontese, non solo in centro città, ma anche nelle aree periferiche.
Lo storico e prestigioso atelier è stato chiuso definitivamente, con la decisione annunciata dai titolari già alla fine dello scorso anno. Il negozio di alta moda di via Luigi Des Ambrois 7, nei pressi di piazza Carlo Emanuele, aveva visto la luce nel 1997 (con il nome di SoSanlorenzo), divenendo un punto di riferimento per la sua versatilità e la sua forte impronta moderna. In realtà, però, questo locale è stato solo l’ultimo capitolo di una gloriosa storia tutta torinese. Aveva ereditato la fama e il prestigio della prima sartoria della famiglia, aperta nel 1945, in un palazzo in stile Liberty di corso Vittorio Emanuele II. La rapida ascesa del marchio aveva portato questo brand torinese ai più grandi eventi di moda, in Italia e all’estero.
Creazioni molto apprezzate, che furono indossate, tra le altre, da Maria Callas (quando venne in visita a Torino in occasione della cerimonia di riapertura del Teatro Regio), MilvaMargaret Abegg (moglie del noto imprenditore e collezionista svizzero), Elle Macpherson, Naomi Campbell, Yasmin Le Bon, Claudia Schiffer, Linda Evangelisti e Jerry Hall.
Lo store del 1997, aperto in piazza Carlina, rappresentò l’ennesima evoluzione di un marchio in grado di rinnovarsi sempre. Un nome di spicco della moda italiana, che però è uscito di scena.

La new entry: Miscusi

I locali un tempo occupati dallo store SoSanlorenzo accoglieranno un’attività molto celebre nel mondo della ristorazione. Parliamo di Miscusi, la catena di ristoranti milanesi, realtà imprenditoriale giovane, come i suoi due fondatori Filippo Mottolese e Alberto Cartasegna, entrambi classe 1989.
Nata a Milano a fine 2016 e ufficialmente operativa da inizio 2017, Miscusi si presenta come un punto di riferimento per la pasta fresca. Quest’ultima viene preparata sul posto, direttamente nel pastificio interno, per essere poi servita in tutte le sue declinazioni seguendo le tradizioni regionali di riferimento.
L’ambiente, giovane e accogliente, ha conquistato il capoluogo lombardo, che da un solo store ha visto spuntare altri tre punti di ristoro a marchio Miscusi. Quello torinese sarà il primo locale aperto fuori da Milano. Durante tutto il 2019 saranno inoltre aperti tra gli otto e i dieci locali nel Nord Italia. Inoltre, per la prima volta, Miscusi sbarcherà anche all’estero, molto probabilmente in Spagna.
Un progetto vincente, che ha nella cucina italiana il segreto del suo successo. Un’anima fortemente a trazione nazionale, viste le prelibatezze proposte: dalle trofie al pesto agli spaghetti alla carbonara, passando per la cacio e pepe e la pasta al ragù.
Insomma, all’ombra della Mole sta per arrivare un nuovo locale in cui gustare un’ottima “pasta come a casa”.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende