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Riapre la Chiesa della Santissima Trinità di Torino: il gioiello barocco torna ai torinesi

Da Alessandro Maldera

Marzo 21, 2019

Dopo anni di restauro e una breve apertura prima di Natale, riapre al pubblico la Chiesa della Santissima Trinità di Torino.
Sabato 16 marzo il Presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo ha inaugurato la riapertura al pubblico di questo gioiello del Seicento.
La Trinità, la prima chiesa barocca di Torino, si trova nel cuore della città sabauda, all’incrocio tra via Garibaldi e via XX Settembre.
L’edificio era stato gravemente danneggiato dal bombardamento inglese del 13 luglio 1943, il quale colpì anche altri luoghi simbolo del centro storico, tra cui Palazzo Chiablese ed altri edifici civili tra piazza Castellovia Roma e via Po.
Grazie all’intervento della Compagnia di San Paolo, la Trinità è tornata ad essere visitabile dai torinesi e dai turisti.
I lavori di restauro, curati dallo studio di architettura associato Ruffino Musso, sono stati effettuati in due fasi. Inizialmente hanno interessato la cupola, il tamburo e la lanterna, mentre in un secondo momento sono stati restituiti i colori originali alla magnifica aula liturgica grazie al lavoro di una ventina di restauratori che si sono impegnati per ben 476 giorni.
Il completamento del restauro della Trinità fa parte del progetto “Edifici Sacri” della Compagnia di San Paolo, con il quale, circa vent’anni fa, ha iniziato a dedicarsi al recupero delle 21 chiese barocche del centro di Torino con un investimento complessivo di 25 milioni di euro.
Le strutture che mancano all’appello per essere restituite alla città sono il coro della chiesa di Santa Chiara e la cripta della chiesa della Misericordia. 
La Chiesa della Santissima Trinità fu commissionata dalla Confraternita della Santissima Trinità, istituita nel 1557 per promuovere opere di misericordia e di assistenza ai pellegrini e ai malati.
La struttura venne realizzata tra il 1598 e il 1606 su progetto dell’architetto Ascanio Vitozzi, il quale è sepolto all’interno della chiesa. Il progetto segue la simbologia della trinità con tre ingressi, tre altari laterali e tre cupole sovrapposte.
Durante il Settecento, partendo dai disegni dell’architetto di corte di Filippo Juvarra, vennero realizzati: l’interno in marmi policromi e l’altare di destra, dedicato a Santo Stefano e a Santa Agnese, la titolare dell’edificio medievale abbattuto per costruire la chiesa.
Il conte Agliaudi di Tavigliano, allievo del Juvarra, ideò la sacrestia, la quale conserva al suo interno il meno fico affresco della volta raffigurante il sacrificio di Melchisedec, attribuito a Claudio Francesco Beaumont.
Nel 1831, in seguito a un intervento di restauro, l’antica facciata venne sostituita con quella attuale in stile neoclassico, progettata da Angelo Marchini.
Sulla sommità della nuova facciata è stato collocato un timpano triangolare raffigurante l’incoronazione della Vergine Maria.
Inoltre, tra il 1844 e il 1847, la cupola venne restaurata e interamente affrescata da Luigi Vacca e FrancescoGonin.
Dunque, dopo la riapertura della Chiesa di Santa Chiara, anche la Chiesa della Santissima Trinità ritorna ad accogliere con la sua bellezza i torinesi e i turisti.
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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende