Enogastronomia
La focaccia di Chieri: una delizia della tradizione dolciaria piemontese

La focaccia di Chieri: una delle delizie più caratteristiche della tradizione dolciaria piemontese
La focaccia di Chieri è, senza ombra di dubbio, una delle delizie più caratteristiche della tradizione dolciaria piemontese.
Parliamo di un dolce lievitato tipico della cittadina in provincia di Torino, che viene proposto in ogni pasticceria in versioni anche differenti, in quanto ognuno adotta una sua ricetta segreta.
Per quanto riguarda la sua storia, la focaccia di Chieri deve le sue origini a una ricetta casalinga, probabilmente sperimentata alla fine dell‘Ottocento.
Gli ingredienti necessari per la sua preparazione sono i seguenti:
– Farina (260w): 500 g;
– Farina Manitoba: 500 g;
– Burro: 200 g;
– Zucchero (+ quello da spolverizzare): 200 g;
– Tuorli: 2;
– Latte: 500 ml;
– Lievito Di Birra Fresco: 25 g;
– Sale: 20 g.
Il processo di preparazione si articola in diverse fasi. Innanzitutto occorre sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido (in poca quantità).
Occorre mettere la farina, il latte e il lievito in un contenitore e, in seguito, bisogna iniziare a impastare. Dopodiché si aggiungono i tuorli a temperatura ambiente e, nel mentre, si continua a impastare.
Lo step successivo è l’aggiunta del burro, sempre a temperatura ambiente, senza smettere di impastare. Il passaggio finale è l’aggiunta prima dello zucchero e poi del sale. Il risultato deve essere un composto liscio ed elastico, che deve essere ottenuto anche usando un’impastatrice.
Dopo tutta questa prima fase, si passa alla lievitazione del panetto, per almeno due ore. Il composto deve raddoppiare di volume e deve poi essere diviso in due. Vengono dunque ricavate due focacce, che vengono stese con le mani e fatte riposare per mezz’ora.
Infine, occorre spargere dello zucchero (all’occorrenza anche del burro, per rendere migliore la caramellatura) e si mette la focaccia in forno per mezz’ora a 250° (gli ultimi minuti di cottura bisogna farli nella parte alta del forno).
Dopodiché si potrà degustare questa vera e propria delizia.
(Foto tratta dal sito di Sergio Maria Teutonico)