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Castello di Buronzo, viaggio nella “savana” vercellese

Da Francesca Palumbo

Gennaio 13, 2019

Castello di Buronzo, viaggio nella
Una struttura consortile esistente dall’XI secolo e frutto di svariate modifiche nel corso dei periodi successivi.
La costruzione di epoca medievale portò ai signori di Buronzo (discendenti degli antichi feudatari) un grande prestigio.
I Savoia infatti, a partire dalle seconda metà del ‘300, intrattennero stretti rapporti con questa famiglia. Potendo così mantenere appieno il controllo su una struttura tanto vasta e strategicamente rilevante.

Castello di Buronzo, l’organizzazione

A livello giuridico il Castello era così strutturato.
Veniva eletto un “chiavaro”, ossia una figura con compiti di rappresentanza e gestione di bene comuni.
Costui proveniva dai rappresentanti dei sette colonnellati (o rami) in cui il Castello di Buronzo si divideva.
Il Castello consortile infatti è formato da altri sette castelli.
Tutti imponenti costruzioni facenti tutte capo a una piazza interna e comune.

Zona delle Baragge, una “savana” tutta piemontese

Nella zona dell’attuale Riserva Naturale delle Baragge, un’area compresa tra Novara, Biella e Vercelli, si erge un imponente e suggestivo paesaggio a effetto “savana”, visibile dall’alto del Castello.
L’intervento dell’uomo sulle aree incolte con coltivazioni diverse (dai campi agricoli medievali alle risaie del XVII secolo) contribuì a formare il paesaggio così come è arrivato ai giorni nostri.
L’influenza del Castello di Buronzo in questo quadro è senz’altro suggestiva.
La costruzione, con il suo borgo ricco di sfaccettature artistiche di epoche differenti
Questo spazio estremamente scenografico, ben si staglia in un paesaggio unico nella pianura piemontese.
Castello di Buronzo, viaggio nella "savana" vercellese
Castello di Buronzo, viaggio nella “savana” vercellese

Castello di Buronzo, un crogiolo di diverse arti

Data la sua antica tradizione, il Castello di Buronzo è costituito da diverse forme d’arte appartenenti a svariati secoli di storia.
Ad esempio nell’area eretta dal ramo dei Presbitero si possono ammirare sfarzose e importanti influenze Seicentesche come l’Appartamento delle Imprese.
Una serie di cinque stanze con soffitti a cassettoni decorati con riferimenti a imprese grandiose arricchite da formulari in latino.
Ad oggi, dopo le opere di restauro terminate nel 2008 il Castello di Buronzo è a tutti gli effetti una realtà rinnovata e aperta al pubblico.
Il connubio tra origini medievali e mescolanze culturali dei secoli successivi pervade l’intera zona sia dal punto di vista paesaggistico che da quello artistico.
(Foto tratta da TripAdvisor)
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Francesca Palumbo

Giornalista pubblicista laureata in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica e Politica. Ottima conoscenza dell'inglese. Responsabile Ufficio Stampa con esperienza di 5 anni.