Il Portone del Melograno: uno dei simboli dello stile Liberty a San Salvario
Da Alessandro Maldera
Luglio 11, 2018
La belle époque, l’art nouveau e la Torino che risplendeva agli inizi del 1900
Ad avere l’esclusiva del periodo rinominato “la belle époque” non fu solo la Francia: dalla fine dell’ottocento agli inizi del novecento anche Torino sposò questo famoso movimento sociale e culturale.
Un movimento artistico, il capoluogo piemontese vide l’ascesa dello stile liberty (conosciuto anche come “art nouveau”) il quale trovò nella natura la sua massima aspirazione.
Ornamenti floreali, colori raggianti e armoniosi; tutto fuorché un’arte “cupa”
Nel 1907, in quel di via Argentero, nel cuore del quartiere torinese di San Salvario, venne eretto il Portone del Melograno.
Apoteosi dello stile liberty per eccellenza, l’edificio dispone di maioliche colorate, di strutture di ferro utili a sorreggere i balconi e, inoltre, alcuni particolari lo rendono simile alle caratteristiche case spagnole.
A regalare un grande colpo d’occhio ci pensa il portone d’entrata della palazzina realizzato in ferro battuto; esso presenta, infatti, due alberi di melograno (motivo per il quale il Portone è chiamato, appunto, “del Melograno”) con foglie verdi e frutti rossi. Il tutto, ovviamente, in stile floreale.
Pietro Fenoglio, uno dei maggiori esponenti di questo stile artistico del primo novecento, fu la persona che progettò la particolare struttura.
Il Portone del melograno non è l’unico esemplare di stile liberty presente a Torino.
Per gli appassionati di tale corrente artistica, però, questo simbolo della belle époque torinese resta una tappa imperdibile.
Alessandro Decorato
Alessandro Maldera
Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende
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