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Festa della Donna, il dono della mimosa per le donne fu inventato da una donna piemontese

Da Alessandro Maldera

Marzo 08, 2018

La Festa della Donna è una delle celebrazioni più sentite dell’anno, che culmina sempre con il dono della mimosa per le donne.
Molti sono a conoscenza dei motivi dei festeggiamenti di questa ricorrenza, ma forse non tutti conoscono la storia che c’è dietro al gesto sempre elegante di regalare una mimosa.
Questa tradizione è da attribuire a due donne: una piemontese e una ligure. Parliamo di Rita Montagnana e Teresita Mattei, due militanti del partito comunista. L’8 marzo del 1946, quando seppero che il loro amico e compagno di partito Luigi Longo voleva regalare loro delle violette, suggerirono un’altra soluzione.
La Montagnana e la Mattei gli chiesero di donare delle mimose, per una serie di motivazioni molto curiose. Innanzitutto perché si tratta di un fiore più povero e maggiormente diffuso rispetto alle violette. Un fiore che fiorisce nei primi giorni di marzo, per il quale non è richiesto un esborso troppo oneroso. È dunque alla portata di tutti, sia come disponibilità numerica, sia per il suo costo. Aveva dei tratti “più di sinistra”, insomma.
Una novità che fu lanciata poco più di settant’anni fa e che è arrivata fino ai giorni nostri. Un’invenzione fortemente legata alla nostra regione, visto che Rita Montagnana nacque a Mondovì (provincia di Cuneo), partecipò alle rivolte torinesi della fine degli Anni Dieci e dell’inizio degli Anni Venti e, alla sua morte, fu sepolta al Cimitero Parco di Torino.
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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende