Il predecessore del TomTom ha origini italiane
Da Alessandro Maldera
Marzo 22, 2016
Inter Auto è l’antenato dei moderni gps.
Badate bene, l’invenzione fu americana, datata 1921, quando John J. Bovy, un meccanico del Minnesota, brevettò il primo navigatore satellitare.
La differenza tra i due è molto semplice: l’invenzione di Bovy si installava sul cruscotto e presentava una mappa stampata su una lunga striscia di carta che scorreva su due rulli.
Esattamente come fosse un’audiocassetta. Iter Auto, invece, oltre ad essere più recente in termini di tempo, 1932, si collegava direttamente al tachimetro e questo rendeva automatico lo scorrimento della mappa, andando a modernizzare l’invenzione americana e rendendola più precisa.
La curiosità è che la mappa caricata sul dispositivo puntava su Brandizzo, comune della cintura torinese.
Iter Auto è un prodotto tutto italiano, di una ditta piemontese. Anche all’epoca, dunque, l’eccellenza nostrana era all’avanguardia nel mondo, non a caso l’invenzione fu esposta alla fiera di Milano del 1932 ed ebbe un grande successo.
Luca Margaglione
Alessandro Maldera
Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende
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