Torino Comics Christmas, un successo l’edizione invernale
Da Alessandro Maldera
Dicembre 14, 2015
Torino Comics Christmas, il Lingotto che (un po’) torna alle origini Nel week end appena trascorso del 12 e 13 dicembre si è svolta presso il Lingotto Fiere l’edizione natalizia del 2015 di Torino Comics, l’appuntamento (solitamente primaverile) preferito dai collezionisti e dai lettori accaniti di fumetti.
Già in passato abbiamo recensito Torino Comics, sottolineando spesso come la kermesse sia mutata negli anni, lasciando sempre meno spazio ai protagonisti originali, i fumetti, per cedere il passo al merchandising degli anime, delle serie tv e dei film che hanno fatto la storia del “popolo nerd” italiano e internazionale.
In questa edizione natalizia tuttavia, nonostante ci fosse un numero notevolmente ridotto di stand rispetto a quella di aprile, Torino Comics sembra essere in parte tornata alle origini: pochi stand infatti, ma buoni, con tanti fumetti (non solo manga naturalmente) in serie complete e in perfette condizioni (anche nel caso di quelli vintage) e numerose esposizioni di modellini e action figures.
Non sono mancate poi le distese di tavoli per i giochi di ruolo, i concorsi interni e i modelli di auto esposti direttamente dai film.
I gadget come portachiavi, felpe e magliette, kimono e chi più ne ha più ne metta, che sembravano aver snaturato l’appuntamento torinese con il fumetto, c’erano ma in quantità proporzionata rispetto ai veri protagonisti dell’evento, tanto che a fare un giro per le corsie si poteva percepire la sensazione di essere tornati indietro nel tempo, quanto Torino Comics era davvero il paradiso degli amanti di fumetti, cartoni e cultura animata e fantastica in generale.
Anche i cosplayer, gli amanti del travestimento, si sono dedicati ai personaggi dei fumetti e solo in rari casi hanno portato la Disney e altri personaggi poco attinenti nei corridoi.
Tuttavia, se con i contenuti sembra si stia piano piano ritornando alle origini e allo spirito di Torino Comics, ciò che invece non migliora è il prezzo dell’ingresso: questa volta ci sono voluti ben 9€ per entrare nel padiglione, una cifra notevole rispetto alle 5.000 Lire che ricordano molti ex ragazzini, ma anche distante dai 5€ che un tempo hanno fatto capolino.
Con un pubblico prettamente formato da giovanissimi e ragazzi, un prezzo d’ingresso simile non può che limitare il potere d’acquisto all’interno, specie alla luce del fatto che gli stand (specialmente per il merchandising) hanno dei prezzi piuttosto alti. Possiamo sperare per gli appassionati che, così come la tendenza a snaturare i principi base di questa fiera sembra stia rallentando, succeda altrettanto con l’aumento dei prezzi, sia all’interno che all’ingresso.
Nel complesso, nonostante le criticità l’affluenza è stata buona, con la solita proverbiale coda nel cortile del Lingotto.
Chissà se può dire lo stesso delle vendite registrate all’interno.
Francesca Palumbo
Alessandro Maldera
Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende