Il Motovoledromo (per ora) è in “autogestione”
In attesa che il Motovelodromo capisca quale sarà il suo reale destino (commerciale, sportivo, a metà strada fra entrambi i tipi di utilizzo), dalla fine di novembre i cittadini si sono riappropriati della struttura di Corso Casale a Torino.
La scorsa settimana la struttura è stata riaperta alla popolazione, alla cittadinanza, agli appassionati e non solo. E’ il gruppo radio Soccorso della Protezione Civile che si è preso carico della struttura, fino a primavera, e si sta sperimentando, in attesa di capire a chi sarà assegnata l’area, un modello di partecipazione popolare.
Oltre alla Protezione Civile, si sono infatti fatte avanti numerose realtà associative, con l’obiettivo di fare si che il Motovelodromo rimanga vivo, attraverso momenti di aggregazione, eventi etc.
Applaude e partecipa all’iniziativa anche il comitato spontaneo “Salviamo il Motovelodromo”, che sarà parte integrante di questo progetto sperimentale.
Inoltre, una buona notizia anche per il fatidico “utilizzo futuro” della struttura: qualche giorno fa l’Assessore al bilancio Passoni ha “escluso categoricamente” che l’area possa diventare l’ennesimo supermercato, come da molto paventato.
Si pensa, infatti, a inserire si qualche area commerciale, magari destinata al ristoro, ma di lasciare che il Motovelodromo rimanga luogo dello sport, chissà, magari per sport di squadra come il rugby, che proprio qui potrebbe rivivere antichi splendori.
Staremo a vedere.
Andrea Besenzoni