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Iron Man 3: Gli Eiffel 65 sbarcano ad Hollywood

Da Alessandro Maldera

Aprile 29, 2013

Eiffel 65 in Iron Man 3 Torino

Un film di supereroi? Magari di piloti senza aereo? Magari il sequel di Iron Man?

Per farlo bisogna rendere l’eroe oscuro, cattivo, serio. Bisogna fare un film che abbia pretese di credibilità (vedi Nolan) e che punti ad essere una visione filosofica della società del momento e… invece NO! Per fortuna. Iron Man 3 è quello a cui miravano i fumetti scritti da Stan Lee negli anni ’60, ovvero puro intrattenimento.

Giunge finalmente nelle sale il seguito, non solo della franchigia dell’uomo in armatura, ma anche del record di incassi mondiale The Avengers.

La ricetta è quella che ha fatto in questi anni la fortuna della Marvel e dei suoi personaggi: una caratterizzazione incredibile dei protagonisti, attori di incredibile talento, scene adrenaliniche condite con effetti speciali di livello altissimo e il desiderio di divertire.

Iron Man 3: Gli Eiffel 65 sbarcano ad Hollywood

Iron Man 3 è uno di quei film che intrattiene nell’accezione più hollywoodiana del termine e che fa uscire il pubblico dalla sala un po’ più infantile (lo ammetto) e felicemente esaltato.

Il cast come dicevamo è di primordine e include oltre al mitico Robert Downey Junior, Gwyneth Paltrow e Don Cheadle e le new entry sir Ben Kingsley e Guy Pearce, indirizzati dalla mano del regista Shane Black.

Il mix è adrenalinico e Tony Stark, questa volta con l’aiuto della sua armatura Mark 42 (!!!), dovrà affrontare la minaccia mondiale del terrorista noto come il Mandarino, ma soprattutto una lotta con se stesso e le sue paure.

Per gli appassionati del fumetto sarà bello vedere riferimenti alla saga EXTREMIS su cui gioca la trama, così come notare le presenze dell’organizzazione A.I.M. o di personaggi secondari che ahnno riempito le pagine dei comicbook Marvel.

Iron Man 3: Gli Eiffel 65 sbarcano ad Hollywood

La cosa che stupisce il pubblico, praticamente all’inizio della pellicola, è la presenza di un brano ben noto ai teenager degli anni 2000, ovvero Blue (Da Ba Dee) del gruppo torinese Eiffel 65 recentemente riformatosi.

Questo brano volutamente spensierato che fa da sfondo alle immagini di un Tony ancora senza problemi ad una festa il 31 dicembre ‘99. A noi nati e vissuti sotto la Mole Antonelliana, lontani anni luce dalle colline di Hollywood diverte pensare che ci sia un pezzo di Torino in un blockbuster da 115 milioni di dollari.

Michele Albera

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende