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Torino: la commissione Toponomastica e i nomi delle vie

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Molte sono le leggende metropolitane riguardo l’origine delle vie di Torino.

Secondo alcuni bisogna aspettare anni dalla morte del personaggio o vi deve essere una rilevanza preponderante per l’evento ricordato e così via.

Ciò ha dato adito a leggende metropolitane, bufale e polemiche che non di rado hanno interessato il pubblico, soprattutto quando il personaggio aveva rilevanza sul territorio.

L’ultima notizia in tal senso è stata la polemica in merito alla decisione del sindaco Piero Fassino di intitolare una via a Mauro Rostagno, sociologo e giornalista torinese, ucciso in un agguato mafioso in Sicilia. (La polemica era sorta poiché Rostagno è stato anche uno dei fondatori del movimento Lotta Continua.)

Talvolta vi sono targhe a commemorare tragici eventi che hanno scosso l’opinione pubblica, anche di recente, come nel 2009 il parco intitolato alle “Vittime del rogo del 6/12/2007 nello stabilimento Thyssenkrupp di Torino”, in corso Regina 400 di fronte a dove sorgeva l’acciaieria.

Negli anni si sono poi susseguite altre richieste, quali quella di realizzare il Viale dei Campioni su proposta dell’assessore allo sport Giuseppe Sbriglio, (una sorta Walk of fame locale dedicata ai campioni dello sport locali) o la richiesta di dedicare una via a Fabrizio De Andrè.

Torino: la commissione Toponomastica e i nomi delle vie

Ma chi decide nel merito riguardo i nomi delle vie

In tutti i casi sopra citati entra in gioco la Commissione Toponomastica.

Il Consiglio Comunale ha deliberato il 7 febbraio 2005 un regolamento di 14 articoli che spiega nel dettaglio la composizione ed il funzionamento della Commissione Toponomastica, cui spetta il compito di decidere in merito alle nuove vie in merito alla numerazione e alla denominazione, con eventuali deroghe e con la possibilità di comminare eventuali sanzioni.

La Commissione Comunale per la Toponomastica è costituita dalla Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Comunale, in riunioni appositamente convocate.

Fanno altresì parte della Commissione, a titolo consultivo, i seguenti soggetti:

– il Rettore dell’Università o suo designato;
– il Rettore del Politecnico o suo designato;
– il Presidente dell’accademia delle scienze o suo designato;
– il Presidente della Deputazione di Storia Patria o suo designato;
– per le denominazioni di cui al primo comma dell’art.5, il Presidente della Circoscrizione interessata alla specifica intitolazione;
partecipano il Segretario Generale o un suo delegato, il Dirigente del Settore Amministrativo Statistica, il Direttore dell’Archivio Storico.

Ovviamente l’invito alle riunioni della Commissione è esteso al Sindaco.

Torino: la commissione Toponomastica e i nomi delle vie

La commissione decide poi nel merito nell’arco di 45 giorni.

La Commissione si trova poi talvolta a doversi pronunciare entro novanta giorni in caso di richiesta di:

  •  il Presidente del Consiglio Comunale
  •  il Sindaco;
  •  un componente del Consiglio Comunale;
  •  un componente della Giunta Comunale;
  •  un Consiglio di Circoscrizione;
  •  una Associazione iscritta nel Registro previsto dallo Statuto;
  •  almeno 800 cittadini, con le modalità previste dallo Statuto per le petizioni al Consiglio Comunale.

Si procede così poi all’intitolazione, dopo essere state deliberate dalla Giunta Comunale e dopo i relativi adempimenti sono attuate entro 60 giorni dalla conclusione dell’iter procedimentale, con l’inaugurazione disposta dal Presidente del Consiglio Comunale dandone comunicazione all’Assessore competente.

La Redazione di Mole24

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