Storia

Il laccio emostatico: il salvavita inventato a Torino

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Sangue, ferite, dolore e vite in pericolo.

C’era ovviamente anche questo sul selciato del centro di Torino in quei roventi giorni dell’assedio di Torino del 1706.

Molte vite furono però salvate da un’invenzione che all’epoca era appena arrivata e sperimentata proprio sui campi di battaglia:  il laccio emostatico.

Parlare di “invenzione” per un dispositivo di una semplicità estrema, che serve a fermare il flusso del sangue mediante vasocostrizione

Sembra quasi un paradosso, ma di fatto il laccio emostatico si è rivelato nel corso dei secoli una invenzione geniale e soprattutto necessaria per il trattamento di qualsiasi emorragia esterna

Ma anche per un banale prelievo di sangue.

Laccio emostatico di plastica gialla

Secondo la storia ufficiale il laccio emostatico propriamente detto nacque nel 1674, inventato dal medico francese Etienne Morel

Per molti però non fu lui il reale inventore dell’arnese di gomma

Il primo utilizzo attestato di un laccio per fermare le emorragie risale infatti al 1517.

La storia di quegli anni racconta come fosse pratica comune utilizzare un bendaggio stretto (anche se non propriamente un laccio) vicino alla ferita per controllarne il sanguinamento.

Fu invece Joseph Lister, medico britannico, a introdurne l’utilizzo per fini chirurgici nel 1874.

Queste teorie non trovarono terreno fertile nella nostra città.

Dopo l’assedio del 1706 su numerose pubblicazioni mediche era solito trovare che l’invenzione del laccio emostatico fosse nato nella battaglia contro i francesi.

Idea di un anonimo medico militare che per salvare un arto ad un militare ebbe l’intuizione geniale di lacerare una divisa in brandelli  e usarne un paio per chiudere l’emorragia.

E’ probabile che l’entusiasmo della prima grande vittoria del Ducato di Savoia abbia annebbiato la mente anche ai dotti del tempo.

Questi ultimi, infatti, credevamo realmente che  la nostra città fosse la culla di un’invenzione salva vita.

Di certo, tornando al campo di battaglia di Torino del 1706, si può affermare con certezza che non fu l’unico nel quale la piccola invenzione contribuì a salvare vite umane

E’ stato studiato da esperti americani che ben il 7 per cento delle vittime fra i Marines durante la guerra del Vietnam sarebbe potuta essere salvata utilizzando il laccio emostatico.

Alla faccia degli ultimi ritrovati della tecnologia.

Andrea Besenzoni

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