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Torino pensiona le cabine telefoniche

Da Alessandro Maldera

Gennaio 19, 2012

Le cabine telefoniche sono ormai prossime al pensionamento. Telecom Italia, in ottemperanza ad una delibera dell’Agcom – l’Autorità garante nelle comunicazioni – ha già da tempo avviato un piano di riduzione degli apparecchi telefonici pubblici, sempre meno utilizzate e sempre più oggetto di atti vandalici.

Chi non volesse rassegnarsi a questa novità può rivolgersi all’Agcom ma per salvare le cabine dovrà opporre validi motivi.

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Attualmente in Italia c’è un telefono pubblico ogni 450 abitanti contro una media europea di uno ogni 1.100 abitanti.

Tanti, troppi per un paese come il nostro nel quale le stime parlano di 112 cellulari ogni 100 abitanti.
Proprio i cellulari e le tecnologie sempre più avanzate e, da ultimo, la diffusione degli smartphone hanno trasformato le cabine in uno strumento ormai desueto. Vedere qualcuno che le utilizza ancora è davvero molto difficile e sempre più spesso le cabine diventano un facile bersaglio per i vandali che le devastano o per disperati che vi trovano rifugio.

Torino pensiona le cabine telefoniche

Per questo Telecom Italia ha deciso di avviare un piano di razionalizzazione degli impianti telefonici pubblici ed ha previsto un piano di monitoraggio degli apparati così da poterne assicurare il regolare funzionamento e individuare tempestivamente le cause dei disservizi.

Un piano che coinvolge tutta la penisola e anche Torino dove attualmente le cabine sono circa mille. Di queste, 220 funzionano solo a scheda e le restanti anche a moneta.

Nel 2010 sono state dismesse 12 cabine, tre delle quali hanno ricevuto l’opposizione dei cittadini, poi rifiutata dall’Agcom. Nel 2011 sono state avviate alla cessazione una prima tranche di 10 cabine, per cui non è stata rilevata opposizione, seguita da una seconda fase di 36 cabine.

<Si tratta – spiegano da Telecom Italia – di cabine poco o per niente utilizzate dai cittadini, il criterio di permanenza delle cabine è legato all’utilizzo che ne fanno i cittadini>. I telefoni pubblici non spariranno del tutto. Continueranno ad essere presenza fissa nelle caserme, nelle stazioni e negli ospedali, inoltre Telecom Italia da qualche tempo ha collocato postazioni ad uso pubblico in bar, ristoranti e locali.

La Redazione di Mole 24

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende