Meteo Torino: l’anticiclone africano “infiamma” i primi giorni di agosto 2024
Da Alessandro Maldera
Agosto 01, 2024
L’estate torinese si è fatta sentire con particolare vigore nell’ultima settimana di luglio. Un potente anticiclone di matrice subtropicale ha fatto il suo ingresso trionfale sul Mediterraneo centro-occidentale, portando una poderosa ondata di calore sulla città della Mole. Le temperature hanno iniziato a salire vertiginosamente, superando di gran lunga le medie stagionali. Secondo i dati forniti da Arpa Piemonte, tra il 15 e il 30 luglio, la temperatura media a Torino è stata superiore di ben 2,5 gradi rispetto ai valori normali.
Le giornate più roventi hanno visto le colonnine di mercurio sfiorare e talvolta oltrepassare la soglia dei 35°C. Domenica 28 e lunedì 29 luglio 2024 sono stati particolarmente infuocati, con punte massime oltre i 34,5°C registrate presso la stazione meteo dei Giardini Reali. Ma il disagio maggiore è stato causato dalle notti tropicali, con minime che non sono mai scese sotto i 20°C, arrivando addirittura oltre i 25°C nelle zone più densamente edificate.
Afa Soffocante
Questa prima, intensa ondata di calore è stata accompagnata da un’afa soffocante. L’elevato tasso di umidità presente nell’aria ha reso l’atmosfera pesante e appiccicosa, amplificando notevolmente la sensazione di disagio fisico. Anche le prime ore del mattino non hanno portato sollievo, con l’afa che ha continuato a gravare sulla città come un pesante mantello di sudore.
Torino si è così ritrovata avvolta in un clima quasi tropicale, con le vie del centro storico che sembravano piccoli canyon infuocati e i parchi cittadini trasformati in oasi di frescura ambita. Gli anziani e i soggetti più fragili sono stati i primi a risentire di questa situazione estrema, con un lieve aumento degli accessi ai pronto soccorso dell’Ospedale Molinette e del Mauriziano per casi di disidratazione e altre patologie legate al caldo.
Contromisure preventive
Fortunatamente, la città non è stata colta impreparata da questa eccezionale ondata di calore. Già dalla settimana precedente, le Circoscrizioni torinesi si sono attivate per allestire sale climatizzate destinate ad accogliere gli anziani in cerca di refrigerio. Inoltre, sono stati diffusi i numeri di emergenza a cui rivolgersi in caso di malore o per richiedere assistenza.
Il Servizio Aiuto Anziani, una vera e propria “sentinella telefonica”, è stato prontamente attivato. Questo servizio, gestito da una rete di associazioni di volontariato, ha fornito informazioni preziose sulle allerte meteo e ha accolto le richieste di aiuto degli anziani soli, offrendo accompagnamento per visite mediche, piccole commissioni e persino qualche ora di compagnia a domicilio.
Le Aree di Accoglienza Climatizzate
In totale, sono state allestite 15 aree di accoglienza climatizzate, distribuite tra le varie Circoscrizioni cittadine. Questi spazi, accessibili liberamente, sono stati dotati di condizionatori e ventilatori per offrire un sollievo temporaneo dal caldo opprimente. In caso di situazioni critiche, la Protezione Civile ha previsto l’accompagnamento dei soggetti non autosufficienti presso queste oasi di frescura.
Anche la Croce Rossa Italiana si è mobilitata per fornire supporto alla popolazione. Alcuni volontari sono stati inviati per le strade di Torino a bordo di biciclette attrezzate con kit di pronto intervento e defibrillatori, pronti a intervenire in caso di malori e a dispensare consigli su come affrontare al meglio questa canicola.
Primi Giorni di Agosto
Purtroppo, le previsioni meteo per i primi giorni di agosto non promettono nulla di buono. L’anticiclone africano, sebbene leggermente indebolito, continuerà a mantenere una presa salda sulla regione, favorendo l’ingresso di infiltrazioni più umide e instabili.
Mercoledì 31 luglio, le temperature massime sono attese scendere di un paio di gradi rispetto ai giorni precedenti, attestandosi comunque intorno ai 32-33°C in pianura. Tuttavia, questo lieve calo sarà solo una breve tregua, poiché già da giovedì 1° agosto si prevede un nuovo aumento delle temperature, con punte superiori ai 35°C.
Il Picco di Venerdì 2 Agosto
Il vero picco dell’ondata di calore è atteso per venerdì 2 agosto, quando la temperatura percepita potrebbe raggiungere i 39°C. Queste condizioni di disagio bioclimatico estremo rappresentano un serio rischio per la salute, soprattutto per i soggetti più fragili come bambini e anziani.
Le autorità locali hanno già diffuso le consuete raccomandazioni per affrontare al meglio questo periodo di caldo intenso. Tra i consigli principali, si raccomanda di evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate, e di idratarsi costantemente con acqua fresca. Inoltre, è consigliabile mangiare frutta fresca e limitare al massimo l’esposizione alle ore più calde della giornata, tenendo chiuse le imposte e utilizzando tendaggi per schermare l’abitazione dai raggi solari diretti.
Uno sguardo sulle vette Alpine
Il caldo intenso non ha risparmiato nemmeno le vette alpine che circondano Torino. Lo zero termico, ovvero l’altitudine alla quale la temperatura dell’aria si aggira intorno allo zero, si è attestato intorno ai 4500 metri. Questo ha portato a temperature eccezionalmente elevate anche in quota, con punte di 28-29°C a 1500 metri e 25°C a 2000 metri di altitudine.
Persino la Capanna Margherita, situata a 4560 metri sul Monte Rosa, ha registrato una temperatura massima di 7°C durante i giorni più caldi. Un valore che, sebbene possa sembrare basso, è in realtà estremamente elevato per queste altitudini rarefatte.
L’Impatto sulla Città
L’ondata di calore ha avuto un impatto significativo sulla vita quotidiana dei torinesi. Le strade del centro, solitamente animate da un via vai di turisti e cittadini, sono apparse quasi deserte nelle ore più calde della giornata. I pochi passanti si sono rifugiati all’ombra dei portici o nelle fresche gallerie sotterranee, cercando sollievo dal sole implacabile.
Nei parchi cittadini, invece, la situazione era diametralmente opposta. Luoghi come il Parco del Valentino e i Giardini Reali sono stati presi d’assalto da famiglie, sportivi e lavoratori in pausa pranzo, tutti alla ricerca di un angolo d’ombra e di una brezza rinfrescante.
L’Impatto sui Lavoratori all’Aperto
Chi ha sofferto maggiormente gli effetti del caldo estremo sono stati i lavoratori impegnati all’aperto, come gli operai edili, i fattorini e gli addetti alla manutenzione delle strade. Per loro, l’esposizione prolungata al sole cocente e l’elevata umidità hanno reso le giornate di lavoro un vero e proprio supplizio.
Molte imprese hanno adottato misure speciali per tutelare la salute dei propri dipendenti, come l’introduzione di pause aggiuntive, la fornitura di abbondanti riserve di acqua fresca e, in alcuni casi, persino l’anticipo dell’orario di chiusura dei cantieri. Nonostante questi accorgimenti, però, il rischio di colpi di calore e disidratazione è rimasto elevato.
Uno Sguardo al Passato
Sebbene l’ondata di calore di fine luglio sia stata particolarmente intensa, fortunatamente Torino è ancora lontana dai grandi eccessi che hanno caratterizzato le ultime estati. Chi ha vissuto a Torino negli ultimi anni ricorda bene le estati del 2003 e del 2015, quando la città fu letteralmente soffocata da calde e afosissime settimane di canicola.
In quei periodi, le temperature superarono costantemente i 35°C, arrivando a toccare punte di 40°C e oltre. Le notti, invece di portare sollievo, furono altrettanto torride, con l’afa che si condensava tra le vie del centro storico come una coltre soffocante.
L’Estate del 2003
L’estate del 2003 fu particolarmente memorabile per la sua eccezionale durata. L‘ondata di calore iniziò a metà giugno e non accennò a placarsi fino a settembre inoltrato. Per oltre tre mesi, Torino e gran parte dell’Europa occidentale rimasero nella morsa di un anticiclone africano particolarmente persistente.
Le conseguenze di questa prolungata canicola furono drammatiche. Numerosi anziani e persone fragili persero la vita a causa del caldo estremo, mentre le coltivazioni agricole e gli approvvigionamenti idrici subirono danni ingenti. Fu un’estate che mise a dura prova la resilienza della città e che rimane impressa nella memoria collettiva dei torinesi.
Alessandro Maldera
Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende