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Torino: l’Oval dice addio alle gare delle Olimpiadi 2026

Da Asja D'arcangelo

Aprile 13, 2023

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Anche se la decisione arriverà formalmente martedì, ormai sembra chiaro: Torino dovrà dire addio alle Olimpiadi 2026. È quello che emerge dalla presentazione comparata dei progetti di utilizzo di Rho Fiera e dell’Oval per la pista di pattinaggio di velocità.

La proposta di Fiera di Milano è quella vincente e, dalla cabina di regia, è già arrivata l’indicazione di procedere con i lavori. Secondo il presidente del Coni, si è trattata di una decisione unanime, alla quale si è arrivati dopo numerose riflessioni e comparazioni.

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Torino si prepara a dire addio alle Olimpiadi 2026

Rimane perciò fuori dai giochi la proposta di Lo Russo e Cirio di portare le Olimpiadi 2026 a Torino nonostante il sostegno di Matteo Salvini, che ha evidenziato i vantaggi del progetto.

Malagò, d’altra parte, ha anche affermato che il vicepremier avrebbe comunque dato la sua preferenza all’impianto di Milano, anche se nella nota rilasciata questo non emerge in nessun punto. La proposta di Rho sarebbe piaciuta di più al Comitato Olimpico Internazionale soprattutto per il suo aspetto temporaneo. Questa, infatti, è un’assoluta novità per le gare delle Olimpiadi Invernali, e comporterà un minore investimento rispetto all’allestimento di una pista permanente.

Salvini, alla fine, ha comunque voluto sottolineare che prima di decidere bisognerà tenere di conto anche i punti di vista di Lo Russo e Cirio. Questa decisione, nel corso di una riunione a Palazzo Chigi, avrebbe portato a un duro scontro con Giuseppe Sala. Il sindaco di Milano, infatti, ha dichiarato che la decisione non è più rimandabile. La discussione si è accesa al punto che il primo cittadino ha addirittura minacciato l’intervento della Corte dei Conti.

Salvini ha replicato che il punto che lo interessava di più in questa faccenda era quello dei costi. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, il progetto milanese arriverebbe a costare 20 milioni di euro, mentre le operazioni per rimettere in funzione l’Oval ne avrebbero necessitati solo 9,8.

L’unica speranza per Torino di rientrare nei giochi è il ghiaccio

Dopo aver ringraziato il vicepremier, Cirio e Lo Russo provano a rientrare nella partita, dimostrandosi pronti ad esporre il progetto di Torino alla Fondazione Milano-Cortina.

La proposta, però, sembra essere caduta nel vuoto, anche perché il presidente del Coni aveva già richiesto che la decisione fosse presa in tempi brevi. Dal momento che il 19 aprile arriverà a Roma il presidente Thomas Bach, per il Comitato sarebbe necessario avere manifestazioni di interesse su tutto il territorio scelto per fare le gare.

A questo punto, l’unica speranza per Torino sarà quella di puntare sul ghiaccio. Infatti, dall’ultimo sopralluogo effettuato dai tecnici a Rho Fiera, sono emerse alcune criticità legate alla pista temporanea. Secondo il capo delle operazioni, Andrea Francisi, non c’è un vero e proprio veto sull’impianto. È probabile, infatti, che con i tempi giusti potrà essere realizzata una pista adeguata anche a livello olimpionico.

Asja D’Arcangelo

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.