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Sant’Anna di Torino: intervento da record rimuove un utero di 1,6 kg

Da Asja D'arcangelo

Aprile 06, 2023

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Al Sant’Anna di Torino una donna è stata salvata da un fibroma: l’equipe che ha eseguito l’intervento di rimozione dell’utero, di 1,6 kg, era composta da sole donne.

Sant’Anna di Torino: salvata una paziente grazie a un difficilissimo intervento

L’intervento ha salvato la vita ad una donna grazie all‘asportazione in laparoscopia di un utero di 1.600 grammi. Si tratta di un intervento da record, che ha stupito anche la paziente. Infatti, l’organo era più grande addirittura della sua bambina, che alla nascita pesava 1.250 grammi.

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Ad essere operata è stata una donna di 50 anni, che presentava gravi sintomi causati da voluminosi fibromi uterini. L’utero della donna, infatti, si era ingrossato, arrivando ad essere delle dimensioni di una gravidanza al settimo mese. In sala operatoria, ad eseguire l’intervento con una tecnica miniinvasiva laparoscopica, c’era un’equipe tutta al femminile. I medici sono riusciti ad asportare l’utero, con un sacchetto di protezione, in parte tramite 4 piccole cicatrici addominali di 5-10 mm, in parte per via vaginale.

Questo tipo di intervento ha permesso alla paziente di ridurre il dolore post-operatorio e accelerare così la sua ripresa. Dopo 48 ore, infatti, i medici hanno dimesso dall’ospedale la donna in ottime condizioni di salute.

Un intervento da record per un’equipe di giovani donne

L’operazione rappresenta un caso raro: infatti, al mondo, sono pochissimi i casi di uteri di dimensioni maggiori di 1500 grammi estratti con questa tecnica. Normalmente, quest’organo ha una dimensione che varia dai 60 ai 100 grammi e, in letteratura, è considerato grosso già un utero di 300 grammi. Quando le sue dimensioni superano i 1000 grammi iniziano le vere difficoltà: infatti, estrarre un utero di queste dimensioni è estremamente complesso. Per questo l’intervento eseguito al Sant’Anna di Torino è considerato da record: l’utero, in questo caso, aveva infatti raggiunto le dimensioni di 1600 grammi.

Quello che ha reso ancora più speciale l’impresa, è stata la presenza in sala di sole giovani donne. A operare la paziente, infatti, erano presenti le dottoresse Michela Chiadò e Silvia Parisi, la specializzanda dottoressa Arianna Arese, la strumentista Mariella Magistri. A coadiuvarle, poi, c’era l’equipe anestesiologica coordinata dalla dottoressa Simona Quaglia.

Inoltre, questo è il primo intervento portato avanti dalla nuovissima struttura di Chirurgia ginecologica miniinvasiva ed endoscopica dell’ospedale. Il reparto è stato creato dal direttore generale Giovanni Valle, dal direttore sanitario di presidio Umberto Fiandra e dal direttore di Dipartimento Daniele Farina. La struttura, nata dalla sinergia tra ospedale e università, è coordinata dal dottor Paolo Petruzzelli, in collaborazione con il professor Alberto Revelli.

Asja D’Arcangelo

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.