Gianni Agnelli: un documentario ne racconta la vita su Rai Tre

La figura di Gianni Agnelli sarà presto raccontata grazie a un documentario che andrà in onda su Rai Tre il 17 marzo alle 21:25. L’approfondimento rivelerà gli aspetti privati, nascosti alla vita pubblica di uno dei personaggi più importanti della storia di Torino.

Saranno direttamente le testimonianze di parenti, amici e operai a raccontare la vita dell’uomo a vent’anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 24 gennaio 2003.

Il racconto di un uomo: un documentario per ricordare Gianni Agnelli

“Gianni Agnelli, in arte l’Avvocato” è il titolo del documentario inedito in prima visione che racconterà non il personaggio sotto i riflettori, ma la persona, l’uomo. La sua è stata una vita certamente di successo, capace di dar lustro a tutta l’Italia ma soprattutto alla sua Torino. Eppure, anche lui è dovuto attraversare momenti difficili, a volte controversi, a causa di alcune sue scelte, che verranno presto raccontate su Rai Tre.

L’Avvocato, un appellativo che rivela molto del carisma e dell’eleganza della persona, si è via via imposto nella società grazie a ruoli di primaria importanza nella famiglia Agnelli. Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, cui lui ha partecipato, è diventato il patron dell’azienda, dando il via a una serie di operazioni di successo. Dal rilancio della FIAT, mettendo al centro d’Europa Torino, alla presidenza della Juventus, alla Ferrari e ai rapporti con la politica, che lo hanno portato a diventare senatore a vita.

Tuttavia, a rivelare l’umanità di Gianni Agnelli sono i parenti, che interverranno nel documentario, la sorella Maria Sole, i nipoti John e Lapo Elkann, Ginevra e Andrea Agnelli. Ognuno di loro ne racconterà un aspetto diverso: le traversie dopo la morte, il passaggio di consegna con John Elkann e il rapporto con la Juventus.

Un uomo legato al mondo dello sport

Oltre all’aspetto più intimo delle parole della famiglia, nel documentario saranno presenti anche testimonianze di personaggi famosi, soprattutto del mondo dello sport. Per esempio, parlerà Jean Todt, direttore sportivo Ferrari negli anni del dominio di Michael Schumacher. Poi ci sarà anche la testimonianza di Platini, che gli regalò il Pallone d’Oro per i 70 anni, ma anche quelle di Lippi e Chiellini.

Lo stesso Avvocato ha avuto diverse passioni di ambito sportivo, non solo legate alle cariche ufficiali di Juventus e Ferrari, ma anche più genuine e intime. Era un amante della vela e dello sci, che praticava abitualmente a Sestriere insieme al suo maestro personale Pietro Marcellin.

Il rapporto con Torino e gli operai

Grazie alle sue manovre, a volte controverse, ha plasmato il brand FIAT che ha fatto presto imporre sul mercato. Non ha mai abbandonato Torino, neanche di fronte alle minacce di terrorismo, contribuendo allo sviluppo del territorio e della società.

Durante il racconto in prima serata si potranno ascoltare anche parole di alcuni operai che hanno lavorato nella FIAT di quegli anni. Le loro parole metteranno in luce gli scontri duri e il rapporto che i lavoratori avevano con Gianni Agnelli. Quella di Gianni Agnelli, comunque, è stata una figura molto amata, come ricordano le immagini della lunga fila al Lingotto, in occasione della camera ardente. Il 2023 segna i vent’anni dalla sua morte, avvenuta il 24 gennaio 2003.

Il documentario “Gianni Agnelli, in arte l’Avvocato” andrà in onda il 17 marzo alle 21:25 su Rai Tre. L’approfondimento è prodotto da Marco Durante, presidente di LaPresse nonché suo amico fin dall’adolescenza, in collaborazione con Rai Documentari. Il documentario è stato scritto da Stefano Cappellini, Emanuele Imbucci e Dario Sardelli, con la regia curata da Emanuele Imbucci.

Filippo Pio Monteverdi