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Intervista a Carolina Vergnano: Ceo della storica azienda di caffè di Torino

Da Alessandro Maldera

Febbraio 08, 2023

Abbiamo avuto il piacere di incontrare Carolina Vergnano, Ceo dell’omonima storica torrefazione. Una manager capace che ha raccolto una pesante ed importante eredità imprenditoriale e che è riuscita a trasportare l’azienda di Torino nel futuro e nel mondo. Ma non ci siamo limitati a parlare di lavoro, abbiamo voluto anche scoprire qual è il rapporto di Carolina con Torino, la città che vive e ama .

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  • CAFFE’ Vergnano, è una delle più antiche torrefazioni d’Italia. Una storia nata a Chieri, a pochi km da Torino, che nel giro di oltre un secolo ha conquistato il mondo.  Immaginiamo che essere l’erede di un’azienda con una storia così prestigiosa, sia oltre che un grande vanto, un’importante responsabilità. Conferma?

Confermo assolutamente! Ho sempre considerato un grande onore far parte di questa famiglia e avere un ruolo centrale in azienda ma, senza dubbio, sento forte la responsabilità che tutto questo porta con sé e che mi sprona a fare ogni giorno del mio meglio e a non accontentarmi mai. Imprenditori nel mio caso si nasce, ma mi sento di dire che lo si può diventare anche con il tempo e che soprattutto con il tempo ci si migliora e si affinano competenza e visione. Non si finisce mai di apprendere ed imparare i segreti del mestiere da chi è venuto prima di noi  ma anche da chi collabora con noi ogni giorno. Ecco perché ripeto costantemente al mio team di non smettere mai di essere curiosi e aperti agli stimoli esterni. Da tutti si può imparare.

Dedicare il mio tempo e il mio lavoro a Caffè Vergnano significa per me non solo svolgere un compito, ma condividere con le persone che sono l’anima dell’azienda passioni, aspirazioni e la volontà di pensare in grande.

  • Leggendo la vostra storia, così ricca, salta all’occhio come siate stati dei precursori nella ricerca di un’immagine vincente capace di rispecchiare sia i valori della vostra azienda, sia innovazione. Quanto è ancora importante in un settore non più casalingo, ma mondiale, marketing e ricerca?

La nostra azienda esiste da 141 anni. Tradizione, valori, esperienza, eccellenza e passione sono sicuramente le caratteristiche che ci contraddistinguono e che ci hanno resi simbolo dell’autentico espresso italiano nel mondo dal 1882.

Siamo l’emblema della tradizione sicuramente ma – come dice lei – anche di innovazione, che consideriamo fondamentale insieme ad una ricerca costante nelle tecnologie e nei processi di lavorazione, ad una strategia di marketing internazionale e con grande focus sul digitale e ad una comunicazione che si evolve con i tempi e si mantiene contemporanea. Ritengo che questi siano gli ingredienti indispensabili per conservare una visione proiettata verso il futuro, moderna e innovativa come la nostra.

  • Anche il caffè, o meglio la sua preparazione, negli ultimi anni è cambiato, lasciando sempre più spazio alla tecnologia. Dalla Moka alle capsule, ci può raccontare come sia stato questo passaggio e se ci avete sempre creduto?

Il rito dell’espresso è un rito che non tramonterà mai. Il piacere di bere un caffè è un gesto quotidiano, un gesto inclusivo e irrinunciabile, legato alle storie del passato e al nostro stile di vita. Anche un simbolo di italianità che ci permette di condividere momenti intimi con chi più amiamo.

Sicuramente il caffè rimarrà il rito sacro del mattino e la bevanda che ci accompagnerà durante la giornata, ma il mercato oggi ci dice che il caffè ha trovato anche nuovi spazi e nuove modalità di consumo.

Le macchine a cialde e a capsule sono entrate infatti nelle case di tutti noi in quanto rappresentano un’ottima risposta alla sempre crescente esigenza di rapidità nella vita quotidiana.

Il caffè macinato per la moka continua ad avere comunque un peso rilevante all’interno del business, anche se ci troviamo davanti un importante sviluppo della distribuzione delle capsule originali, delle capsule compatibili e delle cialde in cui noi di Caffè Vergnano abbiamo sempre creduto ed investito risorse e ricerca.

  • Non bisogna dimenticare inoltre che i gusti dei clienti sono molteplici ed è per questo che proponiamo una gamma di miscele ampia, che permette ad ogni cliente di scegliere quella che più si adatta al proprio palato.

L’azienda presta infatti particolare attenzione alla selezione delle migliori origini e alla tostatura che abbiamo scelto di preservare artigianale, lenta, per tutelare aromi e sentori delle varie origini di caffè.

  • Lei ha raccolto un’eredità centenaria, ci spiega, brevemente, in cosa consiste il suo lavoro?

Attualmente in Caffè Vergnano ricopro il ruolo di CEO ed inoltre sono responsabile del Dipartimento Marketing e dell’Export. Le mie giornate quindi sono molto diverse tra loro con un’unica grande costante: la passione per il mio lavoro e la voglia di guardare al futuro con occhi positivi ed inclusivi. Sono questi i valori che cerco di trasmettere anche al mio team, con cui condivido gran parte del mio tempo, composto da giovani talentuosi e pieni di speranza nel domani.

  • Adesso veniamo a lei e al suo rapporto con Torino. Come descrive la nostra città con 3 aggettivi?

Sono molto legata a Torino e al nostro territorio e lo è anche Caffè Vergnano.

Tre aggettivi per Torino? La definirei elegante, ambiziosa ed inaspettata.

  • Crede che Torino possa sentirsi una città europea, a respiro internazionale?

Quello che credo, e che vedo tutti i giorni, è che Torino si sta dando molto da fare per adottare un approccio sempre più internazionale. Abbiamo la fortuna di essere una città unica: per bellezza, storia e anche a livello enogastronomico ma il lavoro è ancora molto!

Mi auguro che possa diventare velocemente un punto di riferimento a livello nazionale e non solo e che possa diventare la città portabandiera dell’eccellenza e del Made in Italy.

Sicuramente noi di Caffè Vergnano ci impegniamo per questo e facciamo il tifo per la nostra città!

  • Immaginiamo lei viaggi spesso per lavoro, di cosa ha nostalgia o “saudade” quando è lontana da Torino?

Dire senza dubbio di tre cose: i miei splendidi figli, mio marito e il mio caffè della moka alle 5,30 del mattino.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende