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Torino: monumenti spenti e uffici comunali chiusi per risparmiare

Da Alessandro Maldera

Ottobre 14, 2022

Monumenti spenti a Torino e chiusura degli edifici comunali che più di altri consumano elettricità. La giornata di oggi è fondamentale per capire quale sarà la decisione in merito alla politica di austerity che sceglierà Palazzo Civico. Il costo del gas e dell’elettricità, a causa dell’aumento a livello mondiale, non è più sostenibile per le casse della nostra città.

E sono numerose le ipotesi al vaglio le ipotesi che oggi discuteranno i tecnici dell’Iren, insieme ai tecnici del Comune.

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Chiusura uffici e smart working

L’idea che si è fatta largo negli uffici di Palazzo Civico è quella di chiudere alcuni degli uffici comunali che più di altro incidono sul costo delle bollette elettriche, consumando di più.

Si tratta del “Palazzaccio” in piazza San Giovanni, di fronte al Duomo, quello di via Corte d’Appello e la palazzina di corso Racconigi. Se la scelta dovesse essere confermata i dipendenti pubblici verrebbero spostati in altre strutture e gli uffici accorpati. Non è da escludere neanche l’ipotesi, più facile da realizzare, di mettere i lavoratori in smart working.

Diminuzione illuminazione pubblica

Altra ipotesi che sembra prendere sempre più consistenza in un’ottica di spending review e quella di diminuire l’illuminazione pubblica cittadina. Il progetto prevedere la diminuzione dell’orario di accensione e di spegnimento dei lampioni, 30 minuti più tardi la mattina e 30 minuti prima la sera.

Anche il flusso luminosità dell’impianto potrebbe essere più debole e meno intenso. Ovviamente, un’ipotesi prevista dalla legge che non creerebbe pericoli stradali per le vetture in transito e non diminuirebbe la sicurezza delle strade.

Monumenti spenti

Quelle che secondo voci ufficiose sarebbe pronto a diventare realtà, sarebbe lo spegnimento dei monumenti cittadini.

In particolare, anche la Mole Antonelliana resterebbe al buio, almeno fino al periodo natalizio. Un sacrificio necessario considerato che annualmente il costo, col precedente costo dell’elettricità, era di più di mille al mese per l’illuminazione.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende