La nazionale del Brasile a Torino per preparare i mondiali di calcio

I verdeoro, la nazionale di calcio più forte al mondo si allenerà a Torino. Per l’esattezza nel centro sportivo della Continassa, a ridosso dello Juventus Stadium. La notizia è stata confermata oggi dall’allenatore della squadra sud americana Tite, durante una conferenza stampa.

Nazionale del Brasile a Torino per preparare i mondiali in Qatar

L’ultima volta che l’unica squadra ad aver vinto cinque titoli mondiali di calcio venne a Torino, non fu proprio una giornata fortunata. Durante il mondiale di Italia ’90 l’allora stadio delle Alpi era teatro, agli ottavi di finale della competizione, la madre di tutte le partite.

In concomitanza con San Giovanni, la festa patronale della nostra città si giocò infatti la gara tra gli storici avversari Argentina e Brasile. Il 24 giugno 1990 vinse la squadra di Diego Armando Maradona, con gol di Caniggia eliminando i verdeoro dalla competizione. Torneo poi vinto in finale dalla Germania contro la stessa nazionale albiceleste.

La nazionale Brasiliana a Torino avrà a disposizione il centro sportivo della squadra bianconera dal 14 al 19 novembre 2022. Poi partirà da Milano alla volta del Qatar dove il 20 novembre inizierà il mondiale di calcio 2022. Evento che per la prima volta nella sulla lunga storia ultra centenaria si giocherà d’autunno e non d’estate e a cui parteciparanno oltre 32 nazioni. Non la nazionale italiana di calcio che non è riuscita a qualificarsi.

Il Brasile in Qatar è stata inserita nel girone G e giocherà contro Camerun, Svizzera e Serbia. Proprio contro la squadra dei Balcani è previsto l’esordio il 23 novembre.

L’arrivo della nazionale del Brasile a Torino il 14 novembre farà piacere ai giocatori della Juventus verdeoro Bremer, Danilo e Alex Sandro, tutti convocati dal commissario Tite per partecipare alla competizione in Qatar.

Non è da escludersi che i cancelli dell’impianto sportivo della Continassa possano essere aperti al pubblico per vedere gli allenamenti della squadra del Brasile a Torino. L’ultima parola spetta alla Federazione del Sud America, ma i torinesi ci sperano