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Effetto Eurovision, a Torino tutto esaurito per l’inizio del festival

Da Irene Rolando

Maggio 11, 2022

Effetto Eurovision, a Torino tutto esaurito per l’inizio del festival

Dopo mesi di fermento e attesa, ieri sera finalmente l’Eurovision ha avuto il via e Torino ha registrato il tutto esaurito.

Hotel, ristoranti, bar: tutti presi d’assalto e tutti al completo, trovare una camera libera o anche solo un posto a sedere è diventata un’impresa.

Gli alberghi hanno registrato inoltre un dato record: occupazione al 95%. Numeri che non si vedevano dalle Olimpiadi.

Oltre agli hotel, a beneficarne sono ovviamente anche bar, ristoranti, taxi e negozi. Tutte ricadute fondamentali per Torino, che oltre all’Eurovision presto aprirà i battenti al Salone del Libro.

Nonostante il weekend appena trascorso, decisamente umido e piovoso, l’entusiasmo nella città della Mole è alle stelle.

Piazza Castello si è rifatta il look grazie ai fiorai di Ascom Torino, con un enorme allestimento floreale composto da un cuore in rami di ulivo intrecciati con all’interno una chiave di violino fatta da ben 200 begonie.

I dehors di bar e ristoranti pullulano di clienti, turisti e non. Sembra proprio che tutti abbiano ritrovato l’entusiasmo e riscoperto il piacere di fermarsi al bar.

Per riuscire ad accogliere tutti, sono stati anche reclutati gli studenti degli istituti alberghieri.

Effetto Eurovision e tutto esaurito a Torino: tutti i dettagli

Le camere degli hotel sono andate letteralmente a ruba e ormai non si trova più nulla al di sotto dei mille euro.

Dopo due anni di assenza e crisi dovuti alla pandemia, finalmente Torino sta tornando a vivere.

Anche i negozi di abbigliamento, che ovviamente non rientrano tra le categorie più interessate dall’effetto Eurovision, sono soddisfatti del gran momento che sta attraversando la città.

Tra tanto entusiasmo, c’è però anche qualche ombra, che oscura un po’ il grande ottimismo che ha contagiato tutti.

Ombre che riguardano ovviamente il clima internazionale e la guerra in Ucraina, che, come sottolinea la Federalberghi, ha portato anche a numerose disdette e a diverse camere rimaste invendute.

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