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Piemonte, l’inquinamento porta la plastica sulle Alpi

Da Daniele Riefolo

Marzo 04, 2022

Piemonte, l’inquinamento porta la plastica sulle Alpi

In Piemonte su 200 chilometri di sentieri delle Alpi sono stati recuperati numerosi rifiuti, un quintale, per l’esattezza, con molta plastica, aumentando l’inquinamento.

Tra questi parliamo di una busta nella tana di una marmotta, ma anche di un nido fatto con le fascette da elettricista. 

In alta quota si è verificato un fenomeno un po’ anomalo, ma che al contempo ci si poteva aspettare: con la neve cadono anche le microplastiche.

Il Piemonte si conferma così tra le regioni più inquinate di Italia.

Sulle Alpi del Piemonte c’è troppo inquinamento da plastica: i dettagli

Ormai si corre il rischio che le Alpi diventino montagne di plastica. Non si tratta più solo di un messaggio d’allerta e provocatorio, ma di ciò che potrebbe rispecchiare la realtà.

Lo conferma il lavoro che hanno compiuto l’Eri di Torino e il Politecnico, che dal Gran Paradiso alle Alpi Marittime hanno recuperato un quintale di rifiuti.

Il progetto non mirava solo alla pulizia dei sentieri, bensì anche alla formazione. I professionisti della montagna hanno formato 380 partecipanti per ben 56 ore. Sono state coinvolte 8 scuole, 33 classi e 660 studenti, dalle elementari alle superiori.

Inoltre, un altro ambizioso progetto è già pronto: CleanAlps si occuperà di raccogliere i rifiuti e di catalogarli. Tale progetto durerà fino al mese di luglio 2023 e sarà finanziato da “The North Face Explore Found”. Si punta a raggiungere i 40 interventi di pulizia di tutte le Alpi nord-occidentali.

L’obiettivo è quello di dimostrare come le Alpi siano fondamentali per la nostra vita. Non si tratta solo di una mera questione estetica, ma sostanziale.

Sono stati analizzati dei campioni, dai 3 ai 5 per ogni zona. Tre campioni su quattro sono risultati positivi alle microplastiche, e l’unico campione negativo è stato prelevato in una zona facilmente raggiungibile dall’uomo, vicino ad un rifugio.

Questo dimostra che la plastica di cui stiamo parlando non è stata portata direttamente dalle persone, bensì ci è arrivata tramite fenomeni atmosferici.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale