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Eurovision, Russia esclusa dal grande evento per l’attacco all’Ucraina

Da Irene Rolando

Febbraio 26, 2022

Eurovision, Russia esclusa dal grande evento per l’attacco all’Ucraina

All’Eurovision Song Contest 2022 ospitato a Torino e a cui manca sempre meno, la Russia è stata esclusa.

A deciderlo è stata l’EBU, l’European Broadcasting Union, la società che produce il grande evento.

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L’EBU ha infatti deciso di sanzionare in questo modo la Russia per l’attacco all’Ucraina. Inoltre, ha anche espresso il timore che una presenza russa potrebbe screditare la competizione stessa.

La stessa tv ucraina aveva avanzato la richiesta di estromissione della Russia, chiedendone la squalifica agli organizzatori.

L’Eurovision Song Contest è nato infatti con l’obiettivo di unire l’Europa dopo la Seconda guerra mondiale.

Per questo la presenza della Russia, in questo momento storico, mina l’idea stessa della manifestazione e i valori su cui si fonda e che promuove.

La partecipazione della Russa inoltre sarebbe fornita dalla compagnia televisiva e radiofonica russa, coinvolta in prima persona nella guerra dell’informazione contro l’Ucraina.

Per l’Ucraina quindi l’esclusione della Russia dall’Eurovision sarebbe potuta essere una risposta molto potente della comunità internazionale delle emittenti pubbliche contro le azioni della Federazione Russa.

Eurovision, Russia esclusa dall’EBU per l’attacco all’Ucraina: tutti i dettagli

L’EBU, in quanto organizzazione apolitica di emittenti che si impegnano a sostenere i valori del servizio pubblico radiotelevisivo, ha scelto di prendersi del tempo per poter discutere e consultarsi assieme ai suoi membri.

E ieri è arrivata la decisione definitiva tramite un comunicato: la Russia non prenderà parte all’Eurovision Song Contest 2022.

Nel comunicato l’EBU sottolinea inoltre come la società si proponga di proteggere i valori dell’Eurovision, manifestazione culturale che promuove lo scambio e la comprensione internazionale e che celebra la diversità attraverso la musica e unisce l’Europa su un unico palco.

A maggio dunque nessun cantante russo salirà sul palco del PalaAlpitour di Torino.

Intanto, il capoluogo torinese ha proclamato il suo no alla guerra, scegliendo di mostrare il suo sostegno al popolo ucraino.

Per questo giovedì notte la Mole Antonelliana, monumento simbolo della città, si è tinta di giallo e blu, i colori della bandiera ucraina.

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