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Torino, Via Stradella: chiude la pelletteria Ciocatto

Da Daniele Riefolo

Febbraio 18, 2022

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Torino, Via Stradella 231: è qui che, a partire dal febbraio del 1926, si insediò la pelletteria Ciocatto.

La storia di questa pelletteria ha visto passare tre generazioni diverse. Lo spiega l’attuale proprietario, nipote di colui che l’aprì per la prima volta.

Tante cose sono cambiate a partire da quel lontano 1926, a partire dal quartiere stesso, passando per i gusti e le esigenze dei clienti che varcano la soglia del negozio.

Esattamente a 96 anni dall’apertura, la pelletteria Ciocatto si vede obbligata ad abbassare in maniera definitiva le serrande del negozio.

La decisione nasce da diversi fattori, a partire dalla permanenza di anni del cantiere del Passante.

La chiusura della pelletteria Ciocatto di Torino è prevista entro un mese: i dettagli

L’attuale proprietario, Mario Ciocatto, spiega che non si tratta di una scelta facile. Gestisce il negozio dal ’97, si tratta di un’attività famigliare che – oltre ad esser passata di generazione in generazione – ha vissuto anche i cambiamenti storici. Quando l’azienda fu avviata dal nonno, tra gli anni ’20 e ’30 del ‘900, i negozi erano dei luoghi in cui si vendeva un po’ di tutto. Dai bauli agli ombrelli artigianali, dalle calze per donna ai profumi e alle ciprie.

Il reparto pelletteria andava in maniera forte insieme a quello della profumeria. Nell’ultimo triennio, però, la situazione è cambiata.

L’inizio dei cambiamenti coincide con l’inizio dei cantieri. Per vendere, soprattutto quel tipo di prodotti, occorre che ci sia un forte passaggio nella via. Con le varie chiusure parziali o totali e con la nuova viabilità, la zona è diventata solo un semplice parcheggio.

Alcuni prodotti non hanno mai smesso di essere ricercati, come gli ombrelli, le borse da donna o i portafogli. Ciò che ha subito una visibile carenza sono i trolley da viaggio, a causa della pandemia in corso.

I cambiamenti, però, hanno toccato anche i gusti dei clienti. Se prima la clientela era interessata al prodotto, alla sua storia, alla qualità e ai materiali, ora le persone si interessano solo al marchio, pensando di sapere già tutto il necessario grazie ad internet.

Ed è così che anche un negozio dello scorso secolo, a 96 anni dalla sua nascita, si trova obbligato a chiudere definitivamente. Un destino toccato a 400 attività negli ultimi dieci anni.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale