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Ambiente, il cambiamento climatico colpisce il Piemonte

Da Irene Rolando

Febbraio 17, 2022

Ambiente, il cambiamento climatico colpisce il Piemonte

Il cambiamento climatico ha colpito anche il Piemonte, in cui non piove, fa troppo caldo e la neve è ai minimi storici.

A segnalare l’emergenza è l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente.

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Il mese scorso è stato il quarto più secco degli ultimi 65 anni, con le centraline che hanno misurato appena 4,8 millimetri di pioggia. Il 90% in meno rispetto agli standard di questo periodo.

A risentire principalmente della mancanza di precipitazioni sono i fiumi. Il sud del Po è stato classificato in “siccità severa”, mentre Tanaro e Stura di Demonte in “siccità estrema”.

Il lago Maggiore è al 35% della sua capacità massima teorica, il fiume Sesia ha il 79% in meno d’acqua e il Po e il Tanaro hanno un deficit del 64%.

Ormai da giorni i fiumi appaiono più in secca e dal fondale spuntano sassi e sterpaglie, prima invisibili grazie all’acqua.

La portata media del Po a gennaio 2022 è stata di 169 metri cubi al secondo, una delle più basse di sempre.

Il cambiamento climatico colpisce il Piemonte: tutti i dettagli

Novembre ha un pochino migliorato l’indice di piovosità, ma gli ultimi sei mesi sono stati devastanti per il Piemonte, colpito da siccità soprattutto nelle aree centrali.

Il problema è peggiorato ulteriormente da dicembre a febbraio, con l’inverno meno piovoso degli ultimi 65 anni.

Anche le temperature risultano falsate. Gennaio ha avuto ben 3 gradi in più di quelli attesi, diventando il secondo mese più caldo degli ultimi 65 anni.

Tutto ciò ha un effetto devastante sulla neve: il quantitativo medio del periodo dovrebbe contare 1,7 miliardi di metri cubi, ma oggi se ne contano appena 614 milioni. Il 64% in meno.

Nemmeno le previsioni future sono incoraggianti: a febbraio ancora poca pioggia, aria calda e siccità estrema in tutto il Piemonte.

Per questo la Regione tra qualche giorno terrà un Consiglio straordinario, che dovrà decidere come muoversi per intervenire in tempo prima che anche l’irrigazione agricola sia colpita.

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