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Torino, Regio Parco al buio: la richiesta di illuminazione sui monumenti

Da Daniele Riefolo

Febbraio 10, 2022

Torino, Regio Parco al buio: la richiesta di illuminazione sui monumenti

La zona Regio Parco di Torino ha la fortuna di contare diversi edifici costruiti nella seconda metà dell’Ottocento. Si tratta di edifici simbolo che caratterizzano quello spicchio di periferia Nord di Torino.

Nonostante siano elementi carichi di straordinaria bellezza, dopo il tramonto spariscono quasi del tutto a causa della scarsa illuminazione. Dalle chiese ai campanili, passando per le scuole e l’ecomuseo della Circoscrizione 6: la sera restano tutti al buio. Nessun edificio tra questi è dotato di un proprio impianto di illuminazione adeguato.

La conseguenza di tale mancanza è una zona, già carica di problemi, che non vede valorizzate le proprie bellezze architettoniche.

Proprio in vista di tale problematica, Regio Parco richiede l’illuminazione dei propri monumenti.

Regio Parco di Torino al buio: le richieste

Il Consiglio della Sei ha approvato un ordine del giorno riguardante tale tema.

L’attuale sindaco di Torino Stefano Lo Russo è stato invitato a dare luce agli elementi storici della periferia Nord.

Il valore storico di Regio Parco:

La nascita del Regio Parco è legata ai Savoia. La costruzione della Regia fabbrica dei tabacchi risale al 1760.

L’asilo presente è stato costruito nel 1880 al servizio delle famiglie operaie e dei residenti nel borgo, e due anni dopo è stata costruita la scuola elementare.

Nel 1889, invece, fu inaugurata la chiesa di San Gaetano da Thiene. Si tratta di un esempio di architettura eclettica del secondo Ottocento, che però non balza all’occhio del cittadino comune che passa in quel tratto di sera.

Anche l’asilo e la scuola elementare non sono dotati di illuminazione, bensì solo di una luce riflessa dai lampioni della piazza. La chiesa è illuminata solo da due faretti gialli, che di sera, però, la lasciano quasi completamente al buio. Ecco perché la Sei chiede di intervenire: valorizzare le bellezze architettoniche, attirare l’attenzione dei torinesi provenienti da altri quartieri e trasformare Regio Parco in una meta turistica.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale