Cronaca di Torino

Grattacielo della Regione Piemonte: oggi il compleanno di un progetto incompiuto

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Dieci anni fa iniziavano i lavori del nuovo Grattacielo simbolo della Regione Piemonte

Un compleanno tutto tranne che dolce per il Grattacielo della Regione Piemonte.

Oggi, 30 novembre 2021, si festeggiano i dieci anni di costruzione di uno dei progetti più controversi che la città di Torino abbia mai portato avanti.

Un decennio di cantieri e continui ritardi per i quali non c’è molto da stare allegri.

Nel lontano 2011 l’amministrazione di Roberto Cota aveva commissionato la creazione di una nuova sede della Regione Piemonte.

Un sede centrale che si sarebbe dovuta sviluppare verso l’alto per un edificio che, oltre a superare la Mole, Torino non aveva mai visto nella sua storia.

In giornata, le forze dei Radicali, +Europa e l’associazione Adelaide Aglietta celebreranno la debacle amministrativa del decennio portando una torta salata.

Salata come i costi richiesti dal grattacieli e pagati dai cittadini contribuenti.

Facendo i conti, infatti, fino ad oggi sono stati spesi 336 milioni di euro rispetto ai 250 previsti, ma non c’è niente da stupirsi.

Con i cantieri aperti e gli operai ancora al lavoro, la costruzione sarebbe dovuta finire oltre cinque anni fa, sebbene se ne parlasse già nel 2002.

I continui ritardi hanno inevitabilmente raddoppiato i progetti.

Con lo stesso Massimiliano Fuksas, che dopo aver vinto l’appalto, arrivò a non riconoscere più il suo progetto.

Nel frattempo si sono susseguiti innumerevoli processi

Nel perfetto stile italiano, i problemi legati alla costruzione del Grattacielo della Regione Piemonte hanno determinato l’inizio di processi che di certo non ne facilitarono l’ultimazione.

Tra i primi quello legato alle varianti fatte al progetto orinale per favorire alcune imprese, che portò un’assoluzione plenaria in primo grado nel 2019 e due condanne nel 2021.

Poi un’altra udienza per l’impiego di materiali di bassa qualità e la scomparsa di 15 milioni di euro.

Seguì il fallimento di Coopsette nel 2015, ovvero la società incaricata, per la quale poi si fermò tutto.

Sulla base degli avvenimenti, la Regione nel 2016 aveva ipotizzato che i lavori si sarebbero conclusi nel 2019, quindi due anni fa.

Ma nel mentre vennero a galla altri problemi legati ai vetri dei finestroni della struttura, dei quali oltre 300 si sostituirono per problemi di produzione.

Il tutto mentre il Piemonte vedeva passare ben tre giunte regionali.

Ciò nonostante, escludendo ulteriori ritardi, l’inaugurazione avverrà in forma ufficiale nel 2023, a circa 12 anni di distanza dalla partenza e ben 19 dai primi annunci.

Solo a quel punto nel Grattacielo della Regione Piemonte potranno entrare ben 2500 dipendenti.

Tutti tranne il presidente Cirio che ha intenzione di rimanere nella sede storica di Piazza Castello.

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