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Beato Amedeo IX: il Santo di Casa Savoia

Da Simone Nale

Ottobre 13, 2021

Quadro di Beato Amedeo IX

Amedeo IX di Savoia è stato uno dei pochi duchi sabaudi a ricevere la beatificazione

Sebbene fosse tra principali sostenitori della crociata per liberare Costantinopoli dai turchi, si distinse come un vero pacifista nel sostegno dei più deboli.

Parliamo di un Duca generoso e caritatevole che allo stesso tempo fu anche un saggio uomo politico a capo dello stato sabaudo.

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Amedeo IX di Savoia nacque il primo febbraio del 1435 a Thonon.

Figlio di Anna di Lusignano e del Duca Ludovico I di Savoia, era nipote del primo duca sabaudo Amedeo VIII, antipapa con il nome di Felice V.

Ancora in giovane età, il nonno aveva trattato con il Re di Francia Carlo VII per promettere in sposa la figlia Iolanda.

Il matrimonio in programma sarebbe stato alla base di una strategia di riconciliazione con la monarchia francese a fronte dell’alleanza dei Savoia con l’Imperatore.

Amedeo dimostrò fin da subito di avere un particolare talento per la politica, tuttavia era spesso soggetto a crisi di epilessia. Una caratteristica che al tempo veniva adulata da parte dei cortigiani e che diede opportunità ad Amedeo di sentirsi più vicino a Dio.

Le nozze con Jolanda di Valois avvennero nel 1452 e la coppia si trasferì nella provincia di Brescia, secondo assegnazione regia.

Il trasferimento della coppia erede al trono suscitò le ire del fratello Filippo, che prossimo all’attacco venne fermato in tempo dal padre Ludovico.

Ritratto frontale di Beato Amedeo IX

Dal matrimonio nacquero 10 figli, tra i quali: i futuri Duchi di Savoia Filiberto e Carlo I

Tuttavia la dipendenza della Francia cominciò a farsi ingombrante quando più di una volta i Savoia svolsero il ruolo di pedina per gli interessi d’oltralpe.

Amedeo IX di Savoia divenne poi Duca nel 1465, ma la grave malattia di cui soffriva favorì lo strapotere dei cugini e dei fratelli.

Data la situazione, il Duca convocò gli Stati generali del Piemonte per dichiarare la volontà di ritirarsi a vita privata, lasciando sua moglie Jolanda a capo del consiglio di reggenza

Una scelta che vide l’opposizione di tutta la famiglia a reale, a partire proprio dai fratelli Filippo e Giacomo Luigi.

Fu vittima di un vero e proprio colpo di stato, Amedeo IX così, venne momentaneamente imprigionato a Torino, per poi essere rilasciato solo dopo ordine del Re di Francia. Lo scontro interno si concluse a favore della Regina Jolanda, che godeva sia del sostegno dei francesi che dei piemontesi.

Dipinto di Beato Amedeo IX

Ciò nonostante Amedeo IX portò avanti anche un’attiva politica estera

Nel 1459 approfittò del Concilio di Mantova per invocare una nuova crociata volta alla Liberazione di Costantinopoli sotto il dominio turco.

Per tale scopo reclutò uomini, armi e denaro da tutto il Ducato di Savoia.

Alla morte del padre nel 1464, Amedeo IX di Savoia stabilì la posizione da tenere per approfittare della guerra tra Luigi XI e Carlo il Temerario.

L’assemblea franco-sabauda si mostrò favorevole all’intervento in appoggio della Francia, senza comunque scontrarsi in campo aperto con i Duchi di Borgogna. In cambio, Amedeo IX ottenne un’alleanza fondamentale per combattere gli Sforza e i vicini Duchi del Monferrato.

Per il Regno sabaudo invece si impegnò nella costruzione di chiese e monasteri in tutto il Piemonte. Nonostante la sua generosità saldò i debiti contratti dai suoi predecessori grazie a un’accurata gestione amministrativa.

A seguito del ritiro dalla vita politica, passò gli ultimi anni di vita soffrendo attacchi di epilessia sempre più frequenti, che comunque egli riteneva grazia del Signore.

Amedeo IX di Savoia morì poi il 30 marzo del 1472 a Vercelli.

L’amore del popolo gli valse poi la proclamazione a santo, specialmente dinnanzi ai miracoli verificatisi durante il suo regno.

Tuttavia, il processo di canonizzazione si concluse solo nel 1677, quando Papa Innocenza XI gli confermò la beatificazione, fissando la festa del patrono il 30 marzo.

Amedeo IX fu, anche, insignito dell’Ordine della Santissima Annunziata, il titolo fondato dal dal Conte Verde Amedeo VI.

Mentre a Torino, la sua figura è attualmente venerata nella Chiesa di San Filippo Neri e nella basiliche della Gran Madre e in quella di Superga.

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Simone Nale

Laureato in Scienze Umanistiche della Comunicazione all'Università di Torino. Appassionato di storia della televisione e nuovi media