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Il Politecnico di Torino vara il progetto Aquaseek: l’acqua sarà estratta dall’aria

Da Daniele Riefolo

Ottobre 07, 2021

Nasce da un’idea del Politecnico di Torino il progetto Aquaseek, che ha un obiettivo molto ambizioso. Scopo del progetto è infatti portare acqua dove non c’è estraendola direttamente dall’aria. Tutto questo con consumi energetici minimi, grazie a un processo termodinamico che può attivarsi anche in zone in cui l’umidità è molto bassa. Come nel deserto, ad esempio.

Aquaseek rientra nell’ambito dei progetti dedicati al recupero dell’umidità presente nell’atmosfera. L’obiettivo è utilizzarla come acqua potabile per tutte quelle zone in cui fatica ad arrivare. Ad esempio, le zone aride, quelle lontane dalle reti di distribuzione idriche o quelle che hanno le falde acquifere inquinate.

Il Politecnico di Torino vara il progetto Aquaseek: l'acqua sarà estratta dall'aria
Il Politecnico di Torino vara il progetto Aquaseek: l’acqua sarà estratta dall’aria

Il PoliTo crea il progetto Aquaseek: i dettagli

Il progetto ha avuto origine dal dipartimento Energia del Polito, che collabora con Princeton University e aveva già ricevuto un primo finanziamento grazie a un bando nato dall’iniziativa della Fondazione Compagnia San Paolo.

Il bando era dedicato alla gestione, alla protezione e alla valorizzazione della proprietà intellettuale generata dagli atenei.

Ora, il progetto Aquaseek ha ricevuto un finanziamento di 300 mila euro diviso tra Liftt, società nata dalla spinta di Compagnia San Paolo e il Politecnico, ed Eureka!, fondo specializzato nel trasferimento tecnologico dei progetti delle università.

Grazie a questo investimento, verrà sviluppato un sistema per la raccolta e la conversione dell’umidità ambientale. Sarà poi resa disponibile in forma liquida, potabile e a basso costo. L’idea di provare ad estrarre l’acqua dall’aria non è nuova, ma ora questo progetto potrebbe farlo con un consumo energetico nettamente inferiore rispetto alle tecnologie già in uso.

Questo è reso possibile grazia due brevetti esclusivi, uno detenuto totalmente dal Politecnico e l’altro al 50% con la Princeton University. Inoltre, il progetto ha a disposizione un brevetto su un bio-polimero, ovvero un materiale di assorbimento e rilascio del vapore acqueo catturato nell’atmosfera. Innestato sul macchinario, permette di potenziarne l’efficienza.

L’investimento permette inoltre non solo di valorizzare il Politecnico, eccellenza torinese, ma consente anche di puntare più in alto. Il progetto Aquaseek, infatti, utilizza una tecnologia che potrebbe avere una rilevanza mondiale. Potrebbe addirittura rispondere con efficacia a uno dei tempi più scottanti dell’agenda ONU.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale